Piu' giovani ci sono e piu' alti sono i consumi , una popolazione piu' matura ha redditi piu' alti e quindi piu' tasse per lo stato, una popolazione anziana ha il peso delle pensioni da pagare.
Questo Grafico Rappresenta il Forecast della popolazione Europea nel 2030.
Il peso delle pensioni dovute alle poche nascite e all'invecchiamento della popolazione rischia di essere insostenibile.
"I promote architectural materials in London serving Architects and Designers, here below the links to the companies i work with. They span from porcelain tiles, natural stones and terrazzo to timber flooring. Through this blog you can request a sample, a quotation and/or simply read my views".
Companies I Promote in London
lunedì 30 aprile 2012
I Sindacati in Italia e in Europa
1° Maggio Festa dei Lavoratori , diamo uno sguardo allo stato dei Sindacati Italiani.
I Sindacati Italiani sono tra i piu' forti d'Europa, la loro forza si poggia su 2 pilastri : L'adesione dei lavoratori e la loro presenza nei partiti politici di centro-sinistra.
L'Italia e' uno dei pochi paesi dove il tesseramento ai sindacati è rimasto costante.
Secondo l'Amsterdam Institute for Advanced Labour Studies circa 12 mln di Italiani sono in un sindacato.
La meta' è attiva nel mondo del lavoro e l'altra meta' è rappresentata da pensionati o studenti.
Il sindacato principale è la CGIL con 5,5 mln di tesserati seguita dalla CISL 4,5 mln e la UIL con 2,2 mln.
Circa il 30% della forza lavoro italiana appartiene ad un sindacato.
Una percentuale superata in Europa solo dalla Svezia.
Dal massimo del 50% della forza lavoro rappresentata, raggiunto nel 1976 ,i sindacati Italiani si sono indeboliti "solo" di un 20% .
E' prassi normale per i sindacalisti Italiani entrare in politica.
In Spagna e Portogallo quest'anno i 2 governi hanno riformato il lavoro senza problemi (i Sindacati li' rappresentano solo un 16% circa della forza lavoro).
In Italia non sara' cosi' facile e forse sara' proprio per la forza politica dei sindacati se il governo si spostera' da una politica di Austerita' (filo-tedesca) ad una piu' orientata verso una giusta spesa per la crescita (vedi articolo: Crescita e Austerita').
Questo non toglie pero' che i sindacati rappresentino in Italia anche un ostacolo politico.
Parlando ancora di diritto al lavoro * e posto fisso, idee romantiche che mal si sposano con il mondo "liquido" moderno , mantengono "intrappolata" una sinistra che in Italia non è ancora stata capace di cambiare passo. Lasciando cosi' un'area politica di centro, libera di essere occupata da altri.
*(Nella costituzione Italiana a differenza di altre occidentali quando si parla di Diritto al Lavoro, Il principio Lavorista suggerisce che lo Stato Italiano non debba solo fissare le regole del gioco economico, come pretende il liberismo classico, ma debba intervenire attivamente per favorire la piena occupazione).
Nel grafico, la % di forza lavoro rappresentata dai Sindacati in Europa dal 1960 al 2010 (divisa per Nazione).
I Sindacati Italiani sono tra i piu' forti d'Europa, la loro forza si poggia su 2 pilastri : L'adesione dei lavoratori e la loro presenza nei partiti politici di centro-sinistra.
L'Italia e' uno dei pochi paesi dove il tesseramento ai sindacati è rimasto costante.
Secondo l'Amsterdam Institute for Advanced Labour Studies circa 12 mln di Italiani sono in un sindacato.
La meta' è attiva nel mondo del lavoro e l'altra meta' è rappresentata da pensionati o studenti.
Il sindacato principale è la CGIL con 5,5 mln di tesserati seguita dalla CISL 4,5 mln e la UIL con 2,2 mln.
Circa il 30% della forza lavoro italiana appartiene ad un sindacato.
Una percentuale superata in Europa solo dalla Svezia.
Dal massimo del 50% della forza lavoro rappresentata, raggiunto nel 1976 ,i sindacati Italiani si sono indeboliti "solo" di un 20% .
E' prassi normale per i sindacalisti Italiani entrare in politica.
In Spagna e Portogallo quest'anno i 2 governi hanno riformato il lavoro senza problemi (i Sindacati li' rappresentano solo un 16% circa della forza lavoro).
In Italia non sara' cosi' facile e forse sara' proprio per la forza politica dei sindacati se il governo si spostera' da una politica di Austerita' (filo-tedesca) ad una piu' orientata verso una giusta spesa per la crescita (vedi articolo: Crescita e Austerita').
Questo non toglie pero' che i sindacati rappresentino in Italia anche un ostacolo politico.
Parlando ancora di diritto al lavoro * e posto fisso, idee romantiche che mal si sposano con il mondo "liquido" moderno , mantengono "intrappolata" una sinistra che in Italia non è ancora stata capace di cambiare passo. Lasciando cosi' un'area politica di centro, libera di essere occupata da altri.
*(Nella costituzione Italiana a differenza di altre occidentali quando si parla di Diritto al Lavoro, Il principio Lavorista suggerisce che lo Stato Italiano non debba solo fissare le regole del gioco economico, come pretende il liberismo classico, ma debba intervenire attivamente per favorire la piena occupazione).
Nel grafico, la % di forza lavoro rappresentata dai Sindacati in Europa dal 1960 al 2010 (divisa per Nazione).
Crescita e Austerita'
Un analisi sul nostro paese fatta da Peter Tchir (Tf market Advisor) analizza come nei primi anni duemila la politica fosse riuscita a mantenere e per alcuni anni a ridurre il rapporto Debito/Pil. Si sofferma su un fondamentale tanto semplice quanto importante. La crescita "costa" ed e' necessario che un paese non spenda piu' di quanto cresce. (Se per fatturare 100 € in piu' ne spendo 200 € non avro' speso bene e non otterro' una crescita sostenibile).
La sua conclusione, nel grafico sottostante, e' che dopo la crisi del 2008 la politica Italiana abbia speso moltissimo per cercare di ripartire (linea arancione) ma abbia speso male perche' il Pil (linea blu) si trova ora sotto la linea rossa (stato di recessione).
In realta' questo aumento della spesa conseguente alla recessione e' stata una costante comune a molti altri paesi Europei. (allego il grafico anche per Spagna e Portogallo).
In Conclusione questa situazione di maggiore indebitamenteo unita ad una recessione non e' chiaramente sostenibile. Ora e' necessario trovare quelle aree di intervento che permettano una crescita (nel lungo periodo) superiore agli investimenti e alla spesa che si sosterra' (nel breve periodo). Ovviamente trovare queste aree di intervento non e' una cosa semplice (altrimento ci sarebbero mille aziende come la Apple in giro per il mondo...) ma l'Italia ha, (NON nella sua classe politica e dirigente), nei suoi imprenditori persone che sono spesso state in grado di creare valore aggiunto a prodotti che ne avevano poco (siamo cosiderati degli Illusionisti del Marketing). E per questo siamo avantaggiati nella corsa verso l'uscita da questa crisi.
Sempre che il "Governo Tecnico? Filo-Tedesco eletto da Francoforte" non Svenda a prezzi di saldo tutti i nostri Asset e Brand migliori ai Tedeschi (vedi Ducati), e ci costringa a lavorarci dentro a salari cinesi.
La sua conclusione, nel grafico sottostante, e' che dopo la crisi del 2008 la politica Italiana abbia speso moltissimo per cercare di ripartire (linea arancione) ma abbia speso male perche' il Pil (linea blu) si trova ora sotto la linea rossa (stato di recessione).
In realta' questo aumento della spesa conseguente alla recessione e' stata una costante comune a molti altri paesi Europei. (allego il grafico anche per Spagna e Portogallo).
In Conclusione questa situazione di maggiore indebitamenteo unita ad una recessione non e' chiaramente sostenibile. Ora e' necessario trovare quelle aree di intervento che permettano una crescita (nel lungo periodo) superiore agli investimenti e alla spesa che si sosterra' (nel breve periodo). Ovviamente trovare queste aree di intervento non e' una cosa semplice (altrimento ci sarebbero mille aziende come la Apple in giro per il mondo...) ma l'Italia ha, (NON nella sua classe politica e dirigente), nei suoi imprenditori persone che sono spesso state in grado di creare valore aggiunto a prodotti che ne avevano poco (siamo cosiderati degli Illusionisti del Marketing). E per questo siamo avantaggiati nella corsa verso l'uscita da questa crisi.
Sempre che il "Governo Tecnico? Filo-Tedesco eletto da Francoforte" non Svenda a prezzi di saldo tutti i nostri Asset e Brand migliori ai Tedeschi (vedi Ducati), e ci costringa a lavorarci dentro a salari cinesi.
Italia : (Arancio- Debiti) (Blu-Pil) (Verde-Crescita Ok) (Rosso-Recessione) |
Portogallo : (Arancio- Debiti) (Blu-Pil) (Verde-Crescita Ok) (Rosso-Recessione) |
Spagna : (Arancio- Debiti) (Blu-Pil) (Verde-Crescita Ok) (Rosso-Recessione) |
Quali Paesi sono in Recessione ?
La lista e' composta da : Gran Bretagna, Grecia, Italia, Portogallo, Irlanda, Belgio, Danimarca, Olanda, Rep. Ceca ,Slovenia e Spagna. Per Recessione si intendono almeno 2-3 Quarter (8-12 mesi) con Pil negativo.
Il Commento della Deutsch Bank oggi alla notizia che anche la Spagna si e' aggiunta a questi paesi in recessione è stata:
"Se dipendesse da Noi permetteremmo piu' Default, in modo da fare pulizia nel sistema piu' in fretta e poter ri-allocare gli asset in una maniera migliore".
DB:
If it were us in charge we would allow more defaults which would speed up the cleansing out of the system thus encouraging a more efficient resource allocation in the economy at an earlier stage.
Come Prego ?
Giusto per ricordare chi ha i soldi in cassa e sta aumentando i suoi depositi e chi sta aumentando i suoi debiti prendendo a prestito dalla Bce ...
Il Commento della Deutsch Bank oggi alla notizia che anche la Spagna si e' aggiunta a questi paesi in recessione è stata:
"Se dipendesse da Noi permetteremmo piu' Default, in modo da fare pulizia nel sistema piu' in fretta e poter ri-allocare gli asset in una maniera migliore".
DB:
If it were us in charge we would allow more defaults which would speed up the cleansing out of the system thus encouraging a more efficient resource allocation in the economy at an earlier stage.
Come Prego ?
Giusto per ricordare chi ha i soldi in cassa e sta aumentando i suoi depositi e chi sta aumentando i suoi debiti prendendo a prestito dalla Bce ...
Mappa interattiva della Recessione in Europa (clicca sul Link: Recessione in Europa)
domenica 29 aprile 2012
Un Altro Uomo di Goldman Sachs in Europa ?
Come se non ne avessero gia' piazzati abbastanza di loro uomini nei centri di potere (Finanziario) adesso ne hanno candidato uno anche a capo della Banca di Inghilterra.
Goldman Sachs è sempre piu' in controllo del portafoglio di mezza europa , vuole assicurarsi che i cittadini paghino (per avere un piccolo esempio degli ottimi affari di Goldman Sachs in Europa Grecia e Goldman : Il Patto Proibito ....)
E' questa la gente che ci comanda ? ... alla quale dobbiamo rispondere di questa crisi ?
E' questa, parte dell'Elite Finanziaria , che con i suoi comportamenti Irresponsabili ci ha portato fin qui e ora chiede alla gente di essere "responsabile" e pagare il conto ?
In alto a colori Jim O'Neill candidato al vertice della Banca d'Inghilterra , in bianco e nero gli altri Uomini Goldman Sachs in Europa (sotto ogni foto e' indicato il tipo di relazione con GS).
Goldman Sachs è sempre piu' in controllo del portafoglio di mezza europa , vuole assicurarsi che i cittadini paghino (per avere un piccolo esempio degli ottimi affari di Goldman Sachs in Europa Grecia e Goldman : Il Patto Proibito ....)
E' questa la gente che ci comanda ? ... alla quale dobbiamo rispondere di questa crisi ?
E' questa, parte dell'Elite Finanziaria , che con i suoi comportamenti Irresponsabili ci ha portato fin qui e ora chiede alla gente di essere "responsabile" e pagare il conto ?
In alto a colori Jim O'Neill candidato al vertice della Banca d'Inghilterra , in bianco e nero gli altri Uomini Goldman Sachs in Europa (sotto ogni foto e' indicato il tipo di relazione con GS).
Come fa Apple a pagare solo il 9,8% di Tasse ?
Semplice , usa un sistema chiamato "Double Irish".
In questo schema si passano i diritti di sfruttamento della proprieta' intellettuale ad una societa' offshore e poi li si fanno ri-entrare attraverso 2 societa' Irlandesi.
La legge fiscale Irlanadese non include e non prevede una regola analoga a quella Statunitense sui prezzi di trasferimento (Transfering Price).
Per chi volesse approfondire questi sistemi "legali" come il "Double Irish" o il "Dutch Sandwich" (sembra di essere al bar eh ...) allego la fresca fresca pagina Wikipedia Double Irish.
Allego anche, qui sotto, lo schema utilizzato da Google (cliccando sul link si raggiunge la mappa interattiva pubblicata da Businessweek dove si possono avere maggiori dettagli sulla procedura).
Link per la mappa interattiva Google schema fiscale
e ritornando ad Apple ecco qui il loro schema per risparmiare qualche dollariuccio di tasse ....
e qui il link all'articolo del Ny Times su Apple ... Link: How Apple Sidesteps Billions in Taxes
Ogni commento sull'Austerita' Fiscale Imposta agli ultimi (in attesa che diventino i primi) mi sembra superfluo...
In questo schema si passano i diritti di sfruttamento della proprieta' intellettuale ad una societa' offshore e poi li si fanno ri-entrare attraverso 2 societa' Irlandesi.
La legge fiscale Irlanadese non include e non prevede una regola analoga a quella Statunitense sui prezzi di trasferimento (Transfering Price).
Per chi volesse approfondire questi sistemi "legali" come il "Double Irish" o il "Dutch Sandwich" (sembra di essere al bar eh ...) allego la fresca fresca pagina Wikipedia Double Irish.
Allego anche, qui sotto, lo schema utilizzato da Google (cliccando sul link si raggiunge la mappa interattiva pubblicata da Businessweek dove si possono avere maggiori dettagli sulla procedura).
Link per la mappa interattiva Google schema fiscale
e ritornando ad Apple ecco qui il loro schema per risparmiare qualche dollariuccio di tasse ....
e qui il link all'articolo del Ny Times su Apple ... Link: How Apple Sidesteps Billions in Taxes
Ogni commento sull'Austerita' Fiscale Imposta agli ultimi (in attesa che diventino i primi) mi sembra superfluo...
L'Unione Europea
Dato il malcontento generalizzato e I sentimenti anti-europeisti che dilagano. (dalla Danimarca alla Grecia, unica esclusa la Germania e... Romano Prodi)
Allego un grafico dell'Unione.
Quali stati sono coinvolti e come.
Nel caso in cui entro pochi anni questi accordi (come Schengen) diventino storia...
Allego un grafico dell'Unione.
Quali stati sono coinvolti e come.
Nel caso in cui entro pochi anni questi accordi (come Schengen) diventino storia...
sabato 28 aprile 2012
i Diritti Civili in Sudan ?
I Diritti civili in Sudan ?
Giusto per chi si è chiesto come mai qualche Star Hollywodiana ha tanto a cuore la tutela dei diritti civili in Sudan o come mai questo Stato si sia da poco separato (07-2011) in Nord e Sud e il sangue continui a scorrere….
Non preoccupatevi è solo per il Petrolio lungo il confine …
Ecco la situazione aggiornata ad Oggi.
Con il dettaglio dei Training Camp per futuri martiti Quaedisti piu' la mappa del petrolio ...
Rapporto Depositi Bancari / Prestiti dall'Eu
Rapporto Depositi Bancari / Prestiti dall’Eu
In blu scuro la quantita’ dei depositi bancari Spagnoli fatti da aziende e privati e in blu chiaro (azzurro) il totale dei prestiti ricevuti dall’Eu (1999-2011).
Da notare come all’apice della Bolla (2007) i depositi fossero al top e i prestiti dall’Eu bassissimi e ora …. Le 2 linee si sono pericolosamente incrociate e non dovrebbero farlo …. Si parla spesso della Spagna perche’ l’Italia è a ruota, e siccome da noi le notizie arrivano sempre quando è troppo tardi… meglio anticipare.
… Altrimenti gran plastici e cronaca nera ad analizzare quello che è successo e che per qualche motivo non si è voluto evitare ….
Un altro Grafico interessante, gli acquisti di Oro dalla Cina presso il mercato di Hong Kong … Giusto perche’ l’Oro è solo una bolla…
Migliori Investimenti 2012
Migliori Investimenti dall’01/01/2012
E la classifica e’ … 1° posto Silver (Argento) 2° posto S&P 500, 3° posto Oro e poi Petrolio …. Giusto per quelle banche / promotori finanziari che vi avevano consigliato i loro super prodotti ...
A presto,
venerdì 27 aprile 2012
Dove Morgan Stanley Posiziona L'Europa
Dove Morgan Stanley Posizona L’Europa
Partendo dai famosi 4 quadranti della Matrice Marketing (Boston Consulting Group) (che allego qui sotto) , Morgan Stanley ha fatto un’analisi della situazione Europea.
In sostanza ci mette a rischio di Deflazione e di non credibilita’.
Un possibile deragliamento della crisi del debito.
Se non volete perdere troppo tempo a leggere i dettagli basta sovrapporre le immagini per farsi un’idea…
I 4 Quadranti del Marketing :
Legenda :
(In alto a destra la Star, il massimo)
(In basso a destra le Cow, sistema rodato ma sempre affidabile)
(in alto a sinistra, Punto interrogativo situazione non ben definita potrebbe avere successo come no)
(in basso a sinistra, i Dog , la situazione peggiore)
E qui, come ci vede Morgan Stanley... (cliccare per ingrandire)
La Pagella Usa del 1° Quadrimestre (Pil) Non e' per niente buona...
La Pagella Usa del 1° Quadrimestre (Pil) Non è per niente buona…
Il Pil del primo quadrimestre Usa era stato previsto ad uno 2,5% di
crescita (l’ultimo dato 2011 era stato un + 3%).
Si e’ attestato invece ad un 2,2% con una composizione non delle migliori, infatti tra gli attivi è ancora alta la varizione delle scorte nel settore privato (aumento scorte, colonna verde). Questo significa che anche per il 2° quadrimestre le stime andranno riviste al ribasso.
Qui sotto il dettaglio:
La Disoccupazione Spagnola è Allarmante
La Disoccupazione Spagnola e' Allarmante
La situazione economica spagnola come descritta nell’articolo (Link Articolo La situazione economica in Spagna) non migliora e la disoccupazione oggi sfiora il 25%.
Meno forza lavoro significa meno persone che pagano le tasse, probabilmente piu’ tasse per i pochi che le pagano e che i problemi continuano a crescere con un effetto palla di neve / valanga.
Disoccupazione Spagnola 27/4/12
Da notare la disoccupazione tra i giovani sotto i 25 anni , dato veramente preoccupante.
Aspettiamo che le nuove iniezioni di liquidita’ dalla Bce salvino le banche…
A presto,
Gli Italiani Guidano senza Assicurazione ?
Gli Italiani Guidano senza Assicurazione
Pur non essendo proprio il campo stretto di questo Blog questa notizia ha catturato l’attenzione. Un calo dei pagamenti delle polizze attraverso disdette o minori richieste non e’ una notizia fine a se stessa, ha un effetto domino.
“Andando a snocciolare i numeri, invece, ci rendiamo conto della gravità della situazione. Secondo uno studio di Ania (l'Associazione delle compagnie assicurative), infatti, emerge che, solamente a Roma, lo scorso anno il numero degli assicurati è diminuito di più di 9 mila unità (2 729.086 contro 2.738.147) rispetto al 2010. A livello nazionale le cose non sono messe meglio: nel 2011 si è verificata una diminuzione di oltre 260 mila assicurati (da 43.260.806 a 43.001.241) rispetto all'anno precedente. La situazione più grave e clamorosa in Italia resta Napoli, con ben il 40% di veicoli che circolano sprovvisti di copertura assicurativa”
Ora, personalmente non credo che 260.000 persone abbiano “completamente” rinunciato all’utilizzo dell’auto ma deduco che per sopravvivere accettando di correre dei rischi, guidando senza assicurazione.
Dovessero (speriamo di no) causare incidenti , chi paga ? forse Equitalia.
A presto,
giovedì 26 aprile 2012
Il Fallimento dell'LTRO 2
Il Fallimento dell’LTRO 2
Liquidita’ Illimitata alle banche ma il giochino è rimasto solo finanziario. All’economia reale e’ arrivato Poco o Nulla.
Da un analisi di Barclays Capital (i grafici vengono da “ECB Bank Lending Survey”):
Fig 2 : la domanda per prestiti da privati e imprese sta crollando
Fig 5: le Banche stanno alzando gli standard per l’accesso al credito
Non credo che alla BCE fosse questo il risultato che volevano ottenere...
Import degli USA dalla Cina :
Import degli USA dalla Cina :
1985-2012 , Qui l’appiattimento/calo è decisamente piu’ marcato i consumi americani sono flat, la crescita è ancora lontana.
Export dagli USA alla Cina :
Export dagli USA alla Cina :
Se e’ vero che il motore del mondo è questo mostro economico CinoAmericano , diamo un occhio all’andamento dell’Export e Import dal 1985 al 2012
L’export sembra aver recuperato dal tonfo 2008-09 ma ora si trova in una zona di Top da dove potrebbe appiattirsi o addirittura calare.
…E nell’Italia…
…E nell’Italia…
All’Italia la maglia nera per quanto riguardo la fiducia nel nostro mercato in questo primo quadrimestre 2012.
lunedì 23 aprile 2012
La Situazione Economica : SPAGNA
La Situazione Economica : SPAGNA
Il livello dello debito spagnolo, in relazione allo sviluppo della sua economia e’ troppo alto.
I governi regionali spagnoli contribuiscono al problema e non sono parte della soluzione. Buona parte del settore bancario spagnolo cerca di recuperare una situazione che, dati gli incredibile livelli di debito raggiunti, sembra irrecuperabile.
La Spagna non verra’ lasciata fallire.
La Spagna non è una tecnocrazia avanzata come l’Olanda o il Nord-Italia. La sua economia è molto piu’ dipendente da prodotti con poco valore aggiunto, o ai quali non hanno saputo aggiungere un premium price (alimentare, chimici, abbigliamento…) rispetto a prodotti ad alto valore aggiunto (automobili , biotech, computer…).
Questo riduce la capacita’ di sostenere il debito con maggiore sicurezza.
Nel confronto con l’Italia questa differenza riduce quello che sembra un vantaggio spagnolo in termini di rapporto Debito / Pil. La Spagna e’ al 70% , l’Italia al 120% ma la sostenibilita’ di questo debito e’ sfavorevole alla Spagna proprio per la tipologia delle sue industrie e il valore aggiunto che queste sono in grado di trasformare in Premium Price sui loro prodotti.
Senza contare il rapporto Debito/ Pil Spagnolo all 8% 2011, contro il 4% dell’Italia nel 2011.
Non tutti i problemi spagnoli sono ad un livello nazionale. La maggior parte degli stati europei ha mantenuto la centralita’ del governo nazionale all’interno delle loro capitali, ma la Spagna ha decentrato molti poteri ai governi regionali. Tra questi anche un Autorita’ Autonoma per la gestione del Budget. 1/5 del debito totale nazionale si trova all’interno dei governi regionali dove Madrid non avra’ facile imposizione. Il governo Spagnolo ha gia’ richiamato e legiferato per una minore autonomia regionale, ma il solo pensiero di uno stato centrale troppo invasivo terrorizza li spagnoli che non si sono ancora liberati dalla paura della dittatura di Franco. Una dittatura terminata da una sola generazione e conclusasi non con una rivoluzione o ribellione ma con la semplice morte del dittatore.
La struttura del sistema bancario è differente rispetto agli altri stati europei. In parte dovuta alle ampie autonomie regionali la Spagna supporta degli Istituti di credito chiamati Cajas (Casse) che spesso sono la prima fonte di finanziamento per i governi e politici delle regioni stesse.
Il consolidamento di queste Cajas è gia’ iniziato ma il loro stato di indebitamento è tale che il costo per la loro fusione in istituti piu’ sani e’ stato stimato in 150 bln di €, circa il 15% del Pil.
Questi numeri non includono le perdite , ancora da quantificare con esattezza, del settore immobiliare / costruzioni.
La Spagna è stata uno dei pochi stati europei ad intraprendere delle politiche attive contro la riduzione della popolazione.
Dal 2000 in avanti Madrid ha di fatto alloggiato l’immigrazione, circa 1 mln di persone si è mosso, principalmente dal sud-america, verso la Spagna. Queste persone non avevano accesso al credito.
Il Governo non voleva che i nuovi arrivati si sentissero cittadini di 2° classe e cosi’ ha abbandonato gli standard richiesti per l’accesso al credito.
Il risultato è stato il boom immobiliare che come tutte le bolle è finita con la sua esplosione. Oggi la Spagna (con 40 mln di abitanti ) ha piu’ di 1 mln di case non occupate. I mutui legati alla svalutazione di questi immobili devono ancora essere conteggiati e inseriti nel totale finale.
La Spagna , se fosse sola con i suoi numeri, sarebbe spacciata.
Ma la Spagna non è sola , quello che è successo in Grecia ci puo’ fare capire perche’.
La Grecia , un economia periferica dell’Unione Europea, ha un portafoglio commerciale molto inferiore a quello spagnolo, solo il 7% del suo prodotto interno lordo e’ indirizzato all’export. Nei 2 anni intercorsi dall’inizio del suo salvataggio tutti i collaterali a garanzia dei prestiti sono stati confiscati. Un fallimento Greco oggi impatterebbe il resto dell’Europa per una cifra di poco inferiore ai 140 bln di €.
L’Eu sopravviverebbe, senza contare che ogni settimana questa cifra e l’impatto di un suo fallimento si riducono. La Grecia è stata inevitabilmente accompagnata al suo destino sotto la parola salvataggio, soffocata lentamente. Oggi è sacrificabile e verra’ probabilmente sacrificata.
Ma con circa 1 Trilione di € il Pil Spagnolo e’ 5 volte quello Greco e il suo Export circa 11 volte quello Greco, per non parlare dell’esposizione con l’estero del sistema bancario. In qualsiasi scenario la Spagna non puo’ essere esclusa dall’Unione Europea. Se la Spagna fallisce , L’Euro fallisce.
Il sistema principe utilizzato fino ad oggi per aiutare la Spagna sono state le 2 operazioni di LTRO (Long Term Refinancing Operation) condotte dal buon Mario Draghi alla BCE. (liquidita’ illimitata alle banche che la richiedono all’1% per 3 anni). Durante queste 2 prime ondate di LTRO le banche hanno succhiato liquidita’ per circa 1 Trilione di €. Con i 2/3 dell’ultima tranche (circa 380 bln di €) presi tutti da istituti spagnoli, principalmente le Cajas.
L’LTRO non risolve nessun problema dell’economia Spagnola (Europea in generale) mantiene solo il sistema in vita artificialmente. Altre immissioni di liquidita’ seguiranno, ma tolte queste e senza importanti cambiamenti strutturali all’Eurozona, la Spagna (come il resto dell’Europa del Sud) non sara’ in grado di recuperare.
A presto,
martedì 17 aprile 2012
La Rivolta In Syria continua ma e’ la Turchia che bisogna guardare :
La Rivolta In Syria continua ma e’ la Turchia che bisogna guardare :
Stemma Impero Ottomano
La Turchia sta ri-sorgendo al ruolo di potenza regionale che aveva prima della I guerra mondiale durante l’impero ottomano.
Dalla fine della II guerra mondiale la Turchia è stata obbligata a stringere alleanze con l’occidente (Nato e Usa) per ridurre la minaccia Russa.
La Russia ha sempre avuto il problema dello sbocco sul mare e il bosforo rappresentava un obiettivo piu’ influenzabile della Danimarca o Giappone (Vedi Articolo sulla Geopolitica Russa clicca qui ).
Cosi’ i Turchi si sono messi sotto l’ombrello Nato dal 1991 fino al 2003 fino a quando durante l’invasione dell’Iraq da parte degli Usa hanno detto no.
Non ci stiamo e non vi permettiamo di usare il nostro territorio come base logistico / tattica. Disobbedire agli Stati Uniti è stata una scelta saggia e a posteriori nessuno puo’ biasimarli. Poi è stata la volta della comunita’ europea che ha rifiutato il loro inserimento nella UE salvandola di fatto dalla tragedia economica che stiamo vivendo. Le ragioni di questa esclusione sono state dettate principalmente dalla paura religiosa, l’immigrazione e la poca simpatia con i greci. Scelta Economico/Geopolitica estremamente stupida avere chiuso le porte della UE ad un paese come la Turchia.
Oggi questo Paese e’ in uno stato di transizione sulla strada per diventare una potenza nella sua regione.
La rivolta in Syria crea pressioni sulla Turchia che ha anche minacciato di invocare l’articolo 5 dell’accordo Nato (Se un paese membro viene attaccato è come se tutti venissero attaccati autorizzando cosi’ il loro intervento) constringendola a prendere tempo.
I due principali problemi della Turchia sono :
1) la tensione tra i movimenti secolarizzati e la frange estremiste islamiche.
2) il Pkk (movimento dei lavoratori turchi) e l’appoggio esterno che puo’ essere dato da Syria e Iran a quest’ultimo per destabilizzare la Turchia.
L’idea di pace tra le nazioni è una magnifica illusione fanciullesca.
E’ bella ma non dura per sempre. L’attenzione sul Caucaso da parte Russa e una sempre maggiore influenza dell’Iran in medio oriente, costringeranno gli Usa a modificare la propria posizione nell’area con piu’ decisione, anche cercando di riportare la Turchia nella propria coalizione.
Sempre che la Turchia non preferisca la sua nuova indipendenza.
Le Grandi nazioni diventano tali anche perche’ sanno vedere e prevedere i cambiamenti intorno a loro.
L'Italia, Regina del Mediterraneo Occidentale, e' ancora oggi piu' che mai ostaggio di un manipolo di malavitosi e alcuni funzionari delle poste di Francoforte, con ruoli intercambiabili.
Le Grandi nazioni diventano tali anche perche’ sanno vedere e prevedere i cambiamenti intorno a loro.
L'Italia, Regina del Mediterraneo Occidentale, e' ancora oggi piu' che mai ostaggio di un manipolo di malavitosi e alcuni funzionari delle poste di Francoforte, con ruoli intercambiabili.
A presto,
100 anni di Navigazione e piu’ : La Base della Globalizzazione
100 anni di Navigazione e piu’ : La Base della Globalizzazione
- da notare la Battaglia nella baia di Saldahna (1796 Sud Africa 4° Guerra Anglo/Olandese)
- la rotta della risoluzione di Captain Cook (2° viaggio 1772-1775)
Link Video 100 years of Ships
lunedì 16 aprile 2012
La Geopolitica del : Sud-America
La Geopolitica del : Sud-America
Con le difficolta’ che imperversano in Europa e il tasso di disoccupazione giovanile ai livelli odierni (Italia>25 30%) un tema di attualita’ per i prossimi anni sara’ caratterizzato dai nuovi flussi migratori.
A cavallo tra Ottocento e Novecento milioni di Italiani lasciarono il suolo patrio per rincorrere il sogno di una vita migliore. Salirono su navi e treni affollati, accompagnati spesso da una valigia di cartone , da dubbi , paure, speranze ed una domanda ; sara’ stata la scelta giusta ?
Tra il 1860 ed il 1985 ventinove milioni di italiani sono partiti dall’italia alla volta dei paesi americani.
Le 3 destinazioni erano Stati Uniti , Argentina, Brasile.
Storicamente il Sud America ha sempre rappresentato un forte centro di attrazione per il popolo Italiano.
Ora queste situazioni sembrano ritornare attuali.
Basti pensare a come dalla sola Spagna , a partire dal 2008, ogni anno siano mezzo milione di persone a decidere di lasciare il paese (50% spagnoli) e come il 2011 sia stato il primo anno in cui l’emigrazione abbia superato l’immigrazione.
Il Sud America vede una grossa porzione del suo territorio nella zona nord Equatoriale e i 2/3 di questa nell’area tropicale.
La giungla e’ uno degli habitat piu’ difficili per le attivita’ umane.
La deforestazione e’ un processo molto costoso , il clima e’ spesso troppo umido per permettere la coltivazione e anche quando i fiumi sono navigabili spesso gli argini sono troppo fangosi per poter costruire delle infrastrutture (come nel caso del Rio delle Amazzoni).
Visto che i Tropici sembrano dominare Il nord del Sud America il suo sviluppo economico e politico è da sempre stato complicato.
Venezuela, Guyana, Suriname e la Guyana Francese sono interamente immerse in questa fascia tropicale.
L’instabilita’ economico e politica per questi paesi e’ da sempre una costante. La scoperta di importanti giacimenti petroliferi in Venezuela sembrava averne aumentato le possibilita’ di crescita ma in realta’ non ha fatto altro che aumentare il divario tra ricchi e poveri e la classica conseguente violenza.
In queste zone tropicali le popolazioni vivono per il 90% in un raggio di circa 12 km dalle coste. Le coste pero’, pur essendo molto belle, non sono naturalmente scolpite per facilitare una interazione con il mondo esterno.
I Porti Naturali in acque profonde sono pochi e lontani tra loro.
Ci sono pero’ 2 caratteristiche geografiche che spezzano questa monotonia tropicale. La prima e’ rappresentata dalle Ande.
Le Ande si estendono sul lato ovest del continente separando una piccola parte della popolazione che viene lasciata ad uno sviluppo autonomo rispetto al resto dell’area.
Colombia ed Ecuador cavalcano le Ande mantenendo i loro centri economici non sulla costa ma in direzione di questa catena che mitiga il clima tropicale. Piu’ a sud ci sono gli aridi montuosi stati del Peru’ e Bolivia. Il Peru’ e’ riuscito a raggiungere un discreto livello di benessere concentrandosi sulla costa e sulla di fatto citta’ stato di Lima.
La Bolivia e’ bloccata senza accessi al mare ed è in perenne contrasto tra la povera regione dell’altopiano boliviano e il piu’ ricco agricolturalmente parlando bassopiano della Medialuna.
La combinazione di montagne e giungla ha fortemente limitato il grado di sviluppo ottenibile dai paesi che formano questo arco (da nord est Guyana Francese fino alla Bolivia a sud ovest).
I trasporti sono molto complessi, le malattie tropicali sono una problema serio, ci sono pochi porti. L’unica possibilita’ per questi paesi negli anni è stata quella di affidarsi a capitali esteri per la creazione delle costose infrastrutture necessarie allo sviluppo economico.
Questa necessita’ di capitale estero ha portato al forte indebitamento di questi paesi e a lasciare buona parte delle ricchezze presenti nel sottosuolo della regione ad imprese multinazionali prevalentemente Statunitensi. Cio’ ha creato una condizione di “dipendenza” che spesso nel qualunquismo populista viene chiamata “sfruttamento” ma che in realta’ e’ una inevitabile conseguenza dello sviluppo economico in un’area geograficamente sfortunata. Queste aree sono cosi’ rimaste “sottosviluppate” e nessuno di questi paesi oggi, costituisce una potenza regionale e men che meno una possibile potenza globale.
La seconda caratteristica geografica di grande rilevanza nel continente sud americano e’ costituita dalle lande temperate del Cono del Sud.
Southern Cone from Space (http://earth.imagico.de)
Qui le estati sono abbastanza secche per permettere al frumento di maturare mentre le temperature piu’ fredde uccidono gli insetti limitando l’impatto delle malattie. Al contrario delle dispersive popolazioni Andine il cono del sud e’ un tratto di terra per la maggior parte pianeggiante e relativamente ricco di acqua.
La maggior parte di quest’area è costituita dall’Argentina, piu’ piccole sono le zone appartenti all’Uruguay, Paraguay, Brasile.
L’unico paese presente nel cono del sud dove il clima temperato si sovrappone a quello Andino e’ il Cile, una degli stati piu’ isolati del mondo. Basti pensare che è piu’ lungo il volo aereo tra Santiago e Lima del Londra-Mosca e la navigazione tra Santiago e Buenos Aires richiede piu’ tempo di quella tra Londra e New York.
Di conseguenza il Cile non partecipa in maniera significativa alla politica del Cono del Sud. In contrasto alla giungla e alle montagne che occupano la maggior parte del Sud America le pianure del Cono del Sud sono i migliori terreni del continente.
Le caratteristiche pianeggianti unite alla praterie abbassano i costi di costruzione e le condizioni climatiche le rendono terre fertili per l’agricoltura. Ma il vero vantaggio di quest’area e’ dato dal sistema fluviale. Il Parana , i fiumi Uruguay e Paraguay uniti al Rio della Plata (un gigante estuario che sfocia nell’atlantico tra Buenos Aires e Montevideo) sono tutti navigabili per una grande porzione della loro lunghezza.
Mappa Fluviale nel Cono del Sud |
L’incredibile Estuario del Rio della Plata:
Muovere le merci sull’acqua costa dalle 10 alle 30 volte in meno che muoverle su ruota (vedi articolo su Il Sistema dei Trasporti in Italia Link Articolo)
Questo sistema fluviale puo’ generare pertanto un incredibile quantita’ di capitale molto piu’ facilmente rispetto ad aree che si devono affidare al trasporto su ruota, questa sistema fluviale unito alle pianure circostanti e’ conosciuto come la Regione del Rio della Plata (La Regione dell’Argento).
Il trasporto fluviale è particolarmente favorevole per tutte quelle merci con un rapporto valore-spazio non vantaggioso.
Spesso trasportare su grandi distanze merci voluminose (per dimensioni e peso) ma di poco valore unitario puo’ rappresentare una perdita.
I trasporti sull’acqua permettono a queste merci (per esempio grano, frumento, soia ecc.) di percorrere grandi distanze fino all’oceano e da li’ al resto del mondo. (Questo accesso all’oceano e’ un grosso vantaggio per questa regione in contrasto per esempio con la Russia vedi articolo sulla Geopolitica Russa Link Articolo)
La caratteristica piu’ importante di tutto il continente e’ proprio rappresentata da questa Regione.
(Nel Mondo solo il Grande complesso fluviale del Mississipi ,dal Lago Itasca quasi al confine con il Canada fino al Golfo del Messico, ha piu’ km navigabili). Questa interconnettivita’ permette la creazione di grandi economie di scala, di grandi capitali e della formazione di un'unica autorita’ politica nazionale su aree estremamente vaste.
Il contrasto si puo’ facilmente notare osservando i molteplici e separati fiumi della Grande Pianura Europea e come queste separazioni dei corsi d’acqua abbiano dato vita a differenti culture e nazionalita’ spesso ostili tra loro. L’Argentina controlla L’estuario e questo lascia le altre regioni dell’area (Uruguay, Paraguay e Brasile) in notevole svantaggio.
Nell’insieme l’economia Brasiliana e’ superiore oggi a quella Argentina ma non in questa area critica per la generazione di capitale che e’ il Rio della Plata. Nei Prossimi articoli sara’ necessario approfondire il perche’ uno stato come l’Argentina , che possiede tutte le caratteristiche Geopolitiche per esser una super potenza mondiale, sia in declino da molto tempo (Vedi articolo "il caso Argentina per non dimenticare" Link Articolo).
E di come l’ex vicino povero e umile (Brasile) cresciuto all’ombra del ricco confinante sia oggi il primo attore del continente.
A Presto,
domenica 15 aprile 2012
Il Futuro del Gas Naturale :
Il Futuro del Gas Naturale :
Questo è il grafico a 1 anno del Gas Naturale .
Perche' il prezzo è crollato in questo modo ?
Il 2012 segna un profondo cambiamento per il mercato del Gas naturale.
Si parla gia’ di “American Shale Gas Revolution” (gas di scisto derivato dai bitumi , fino al 2002 non veniva considerata vantaggiosa la sua estrazione e lavorazione ma con l’aumentare dei costi energetici lo e’ diventata).
Questa rivoluzione ha portato i prezzi del Gas a toccare dei bassi mai registrati (pensati) prima.
Ora c’è da considerare, come questa rivoluzione impattera’ sulla geopolitica internazionale del mercato del Gas.
L’Europa e l’Italia sono illustri ostaggi dell’importazione.
L’italia acquista quasi il 90% dell’energia che utilizza ed e’ sbilanciata su 2 soli fronti , Russia e Algeria, dovesse venire meno uno dei 2, il paese sarebbe in ginocchio.
E’ necessario per il nostro paese aumentare gli accessi e la diversificazione delle fonti di approvvigionamento).
Di sequito la Mappa dei Bacini di Shale Gas Potenziali in Europa (giallo) e bacini già attivi (verde)
Ma torniamo all’ American Shale Gas Revolution.
Per essere considerati dei big player, avere formazioni naturali di gas di scisto non e’ abbastanza.
Sono necessari anche :
1) Ampi Bacini idrici
2) Pre esistenti infrastrutture di raccolta e distribuzione
3) Aziende competenti
4) Ingenti risorse di capitale per finanziarie le estrazioni
Solo pochi stati hanno quanto serve e solo 2 al mondo soddisfano tutti questi requisiti.
Il primo dei 2 e' rappresentato dagli gli Stati Uniti con le infrastrutture di raccolta e distribuzione piu’ avanzate del mondo
ed almeno 12 stati federali con importanti giacimenti di Gas di Scisto situati vicino a riserve idriche.
Il risultato di questo mix magico e’ stato un incredibile successo nell’estrazione 2011-12 che ha portato ad un ammasso di riserve inutilizzate e ad un crollo verticale del prezzo del Gas.
Non esistono dati Ufficiali ma le stime parlano di un eccesso di riserve che si avvicina circa al 40% della produzione Usa.
Questo permette agli Stati Uniti di avere il Gas Naturale al minor prezzo del mondo.
Ed e’ solo questione di tempo prima che inizino ad esportarlo.
Il Messico sara’ sicuramente uno dei principali clienti ma la maggior parte delle quantita’ eccedenti verra’ liquefatto (GNL) ed esportato oltre oceano in apposite navi (metaniere) verso l’Europa.
Queste esportazioni permetterebbero agli Usa nel prossimo decennio di diventare il 2° fornitore di Gas Naturale per l’europa,
European gas network |
mettendo un freno alle abitudini russe di usare la manopola del gas per premiare gil “amici” e punire i “nemici”.
Il prezzo del Gas Americano sara’ di un 1/3 quello che oggi acquistiamo dalla Russia (inferiore al loro stesso costo di produzione).
Ma la Russia non sara’ l’unico stato a trovarsi in difficolta’, anche l’Algeria, Lybia, Norvegia, Egitto e Qatar dovranno rivedere i loro costi e cercare di ottenere prezzi piu’ competitivi.
Per l’Egitto e Qatar ci sara’ il vero e proprio rischio di venire “tagliati fuori” dal mercato europeo e vedersi costretti ad esportare verso l’area del pacifico.
Sfortunatamente per loro pero’ l’altra nazione che ha tutti i requisiti necessari e’ proprio nella regione del Pacifico ed e’ L’Australia.
Australian gas (rosso) e Petrolio (verde) pipeline transmission |
In piu’ rispetto agli Stati Uniti quest’ultima ha gia’ una rete di trasporto GNL (Gas Naturale Liquefatto) avviata e questo permette all’Australia di sfruttare le sue risorse anche piu’ velocemente di quanto non stia accadendo negli Usa.
Vediamo ora se i nostri politici sapranno muoversi per tempo (ottenendo vantaggi per le nostre bollette) conseguentemente a questa nuova Rivoluzione.
A presto,
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