Il Prodotto interno lordo della Russia è cresciuto costantemente nel corso degli ultimi decenni in gran parte a causa di prezzi elevati dell'energia.L' Entrate dello Stato in crescita hanno anche permesso alla spesa pubblica di aumentare in modo sostanziale, e il bilancio della Russia è cresciuto ogni anno, a partire dalla metà degli anni 1990. Gli aumenti dal 2005 sono stati particolarmente grandi, con il bilancio 2011 superiore del 66 per cento più del bilancio 2005. Questo ha permesso a Mosca di aumentare la spesa per la difesa nazionale, l'applicazione della legge e la sicurezza, alloggi e servizi comunali e socio-culturali. La spesa per questi programmi populisti ha permesso un maggiore sostegno per il governo dal 2000. Il Cremlino ha anche investito in grandi progetti infrastrutturali, come ad esempio gli aggiornamenti di massa del sistema di gasdotti verso l'Europa, che contribuirà a sostenere la Russia in futuro. Eppure, il Cremlino è preoccupato perché la continua espansione del bilancio dipende dagli alti prezzi del petrolio - qualcosa che non può prevedere in modo affidabile. Molti fattori stanno mantenendo alti prezzi del petrolio, come lo sono stati per molti anni. Ma non è certo che i prezzi elevati continueranno, con un consumo forse in caduta in Europa a causa della crisi economica e le tensioni in Medio Oriente che rappresentano lo status quo, e quindi non contribuiscono alla volatilità dei mercati dell'energia. Il gabinetto russo sta attualmente negoziando proposte per il bilancio 2013-2015 del governo che prevedono di tagliare le spese, al fine di proteggersi da un possibile calo dei prezzi dell'energia. La questione di tagli alla spesa ha polarizzato il Cremlino, in particolare per quanto riguarda le conseguenze dei tagli al bilancio sociale o sia la difesa. Tagli per ogni settore potrebbero causare problemi per la stabilità sociale del paese e la difesa nazionale.Tuttavia, senza tagli alla spesa, Mosca potrebbe affrontare anche problemi più grandi nel lungo periodo.
