Il Sudafrica non è certo nuovo ad episodi di violenza, 33 anni di Apartheid (1961-1994) sono un bel biglietto da visita...
Il 16 agosto scorso si sono verificati scontri pesanti alla miniera di platino di Loming in Marikana, 34 morti. Gli scontri sono avvenuti per protesta sindacale, salari bassi, manodopera a tempo determinato e condizioni di sicurezza insufficienti. I sindacati in SudAfrica sono molto potenti. I minatori hanno protestato armati di macete e bastoni, la polizia ha risposto con i proiettili.
I sindacati sono rappresentati dal Congress of South African Trade Unions, una parte importante dell'African National Congress. I sindacati ogni anno svolgono una contrattazione con il governo per migliorare le condizione di lavoro, li scioperi possono durare giorni o settimane e mobilitano migliaia e migliaia di persone, la violenza è molto frequente.
L'attuale presidente Zuma (etnia Zulu) ha tutto l'interesse a risolvere la disputa dei minatori, come tutti i politici vuole essere rieletto... In dicembre spera di riconquistare la testa dell'African National Congress. In Sudafrica il presidente viene eletto dal primo partito, nel caso riuscisse a farsi ri-eleggere presidente dell'ANP avrebbe via facile per un altro turno di presidenza nazionale.
I suoi rivali vengono dai gruppi etnici del Nord Sotho tra cui : l'ex responsabile del tesoro dell'ANP Mathews Phosa, l'ex vice presidente Kgalema Motlanthe, Tokyo Sexwale e Julius Malema rispettivamente ministro delle risorse umane e della lega dei giovani.
La lega dei giovani del congresso nazionale ha organizzato numerose manifestazioni contro Zuma, pertanto un suo coinvolgimento in quest'ultima rivolta non è da escludere.
Quello che è certo è che Zuma farà tutto il possibile per risolvere la questione.