martedì 25 settembre 2012

Come Cambia il Lavoro in Cina

Visto che l'asse d'interesse mondiale si sta spostando sempre di più verso l'Oceano Pacifico (le scaramuccie per le isole Senkaku sono solo l'inizio) diamo un'occhiata all'evoluzione dei flussi migratori Cinesi. Ricordando come il 1° imperativo geopolitico Cinese sia quello di mantenere un giusto bilanciamento tra le popolazioni costiere (centri economici avanzati) e quelle interne (agricole)... giusto per evitare un nuovo Mao che vien dalla campagna ed una nuova chiusura al resto del mondo per parecchi decenni.... 


"Stimata a 250 milioni di persone, la forza lavoro migrante della Cina è la più grande del mondo. Due fattori principali hanno contribuito alla sua nascita negli ultimi decenni: in primo luogo, il pluslavoro messo a disposizione dalla transizione della Cina da un'economia prevalentemente agricola ad un export-oriented economia industriale dal 1980, in secondo luogo, il rapido sviluppo lungo la costa che ha reso la destinazione logica per la gran parte di questo pluslavoro. Questi lavoratori rappresentano una quasi inesauribile offerta di manodopera a basso costo per la produzione di lavoratori non qualificati e la costruzione di infrastrutture lungo la costa, che in gran parte sostiene il miracolo economico del paese. Ma ora sembra che i modelli di migrazione in Cina stiano cambiando. Negli ultimi anni, sempre meno persone si sono spostate verso le coste in cerca di lavoro e sempre più lavoratori migranti già sulle coste sono tornate verso l'interno. Secondo le stime ufficiali, nel 2011 i lavoratori migranti impiegati nelle province centrali e occidentali rappresentavano il 34,3 per cento del totale del lavoro, un aumento del 5,7 per cento rispetto al 2008. In particolare, a sud ovest del Sichuan e nelle centrali province di Henan - che insieme rappresentano quasi il 20 per cento del totale degli addetti migranti del paese - hanno visto un aumento del 50 per cento dei lavoratori migranti che ritornano al lavoro in provincia nel corso degli ultimi cinque anni. Infatti, in entrambe le province, l'occupazione dei lavoratori migranti ha già superato il numero di coloro che sono impiegati al di fuori della provincia. Questo spostamento potrebbe rivelarsi un sollievo temporaneo per Pechino, dal momento che il mantenimento dell'occupazione è fondamentale per la stabilità sociale della Cina e dei centri industriali della costa non sono più in grado di offrire posti di lavoro a bassa specializzazione come hanno fatto negli anni precedenti".