Ma la Germania non è la regola, è l'eccezione ...
Distruggere il costo del lavoro unitario nei paesi periferici significa portarci a livello terzo mondo perchè le nostre produzioni ed esportazioni non sono certo comparabili a quelle tedesche (quella Italiana per diversificazione di prodotti si ma non certo per quantità prodotto e valore).
In questo interessante documento alcuni spunti per un approfondimento sul tema così caro ai cervelloni Europei, gli scenari finali sono:
- Una riduzione degli stipendi non è certo porterà a maggiore competitività
- I paesi periferici corrono il rischio di non raggiungere la competitività produttiva della Germania (hanno un export basket troppo diverso) e non potranno nemmeno avvicinarsi ai costi Cinesi
- Si potrebbe uscire dalla moneta unica, svalutare e attuare programmi industriali nazionali ad hoc, ma questa strada sembra politicamente infattibile
- L'ultima opzione (quella che si sta attuando) è di andare verso una maggiore integrazione fiscale Europea (sempre meno sovranità nazionale) nella quale i Piigs dovrebbero muoversi maggiormente verso la Germania e non la Cina ma questo processo è molto difficile per la mancanza di nonprice competition rispetto alla Germania. Certamente non una soluzione facile e nemmeno di breve periodo.
Un altra opzione, aggiungiamo qui, è che esca la Germania.
"unit labor cost business definition
An important measure of productivity calculated by dividing total labor compensation (including benefits) by real output. An increase in unit labor costs will result in a reduction in profitability unless a firm can pass along higher labor costs to its customers. Economists view increases in unit labor costs as an important indicator of potential inflation".