Analisi e altri studi condotti sugli attentati terroristici hanno portato a schematizzare l'atto in 6 fasi:
1) scelta dell'obiettivo
2) pianificazione
3) sviluppo
4) attacco
5) fuga
6) sfruttamento dell'operazione
I maggiori punti deboli di questo processo a 6 fasi sono caratterizzati dalle fasi tra il punto 1-2 e il 3-4, ovvero le fasi di Surveillance e Weapons Acquisition, ovvero la fase che riguarda gli appostamenti e sopralluoghi sull'obiettivo e quella che riguarda l'acquisizione delle armi.
Qualsiasi cambiamento a questo schema rende molto più difficile il lavoro d'interdizione, vedi per esempi 11 settembre quando la fase di acquisizione armi e in parte anche quella di sorveglianza sono state completamente saltate.