venerdì 19 ottobre 2012

L'Euro insofferenza aumenta (Italia)





Leggiamo come anche l'intelligence Usa si stia occupando di analizzare i sempre più importanti movimenti separatisti europei. (per gli altri estratti: Spagna - Belgio - Germania , link: Stratfor) per approfondire leggi anche: la frammentazione europea continua e perchè un ritorno al nazionalismo in europa sembra inevitabile)

L'Euro paradosso vede le elite europee (presidenti e capigruppo vari non eletti) rinchiudersi a palazzo e strappare le nazioni di qualsiasi autorità.

Continuano come un caterpillar con questo processo di integrazione che, fino ad un certo grado rappresenta una risorsa ed un successo, ma dove lo stanno portando loro sarà inevitabilmente una rovina con l'asse franco (poco)-tedesca (molto) che dominerà l'Europa continentale e gli altri paesi ridotti a vere e proprie sacche di povertà con manodopera a basso costo.

E allora come ci si può ribellare a queste imposizioni che vengono dall'alto (per il nostro bene s'intende) ? ..... semplice, visto che i parlamentari nazionali contano come il 2 di coppe e visto che ai cittadini sembra non sia stato nemmeno lasciato il diritto al voto nazionale, si passa più in basso, ai movimenti regionali.

I Movimenti regionalisti sono presenti in molte forme e dimensioni e, a seconda del paese, possono essere guidati da piccoli partiti politici o da governi regionali stessi. Tra i membri della zona euro, le tensioni regionali sono state particolarmente evidenti nei paesi sotto un grande stress economico, come la Spagna, il Belgio e l'Italia. Ma anche in Germania - che ha la più grande economia della zona euro - la crisi regionale sta dividendo il paese.

ITALIA

Il consolidamento dell' Italia come  stato-nazione è un fenomeno relativamente nuovo. Prima del 1861, la penisola italiana era una raccolta di piccoli regni, principati e ducati, spesso controllati da potenze straniere. Come la Spagna, la geografia ha contribuito alla storica frammentazione italiana, il paese è diviso da montagne e comprende le due maggiori isole del Mediterraneo.

Così, politicamente ed economicamente, l'Italia può essere spiegata in termini di differenze di sviluppo tra il suo nord e sud. Le regioni settentrionali intorno alla Pianura Padana sono tra le più ricche d'Europa e rappresentano il centro finanziario e industriale d'Italia. Il sud è stata tradizionalmente basata sull'agricoltura e ignorato dal nord in termini di infrastrutture e di investimenti. A causa di queste differenze geografiche ed economiche, numerosi movimenti separatisti sono emersi in Italia a partire dalla metà del 1800 - sia nel nord che nel sud. Tuttavia, nessuno di questi movimenti ha mai ottenuto un sostegno politico sufficiente a rappresentare una vera minaccia per lo Stato italiano.

Tuttavia, la crisi economica ha esacerbato le divisioni italiane. Nel mese di luglio, ad esempio, la Sicilia ha ricevuto un prestito di oltre 400 milioni di euro dal governo centrale per aiutare i salari gli stipendi e le pensioni. L'isola è divenuta successivamente centro di aspre critiche in tutto il paese (ma soprattutto nel nord) a causa delle enormi dimensioni del settore pubblico della Sicilia e i continui scandali che coinvolgono la cattiva amministrazione e la corruzione. Anche il Primo ministro italiano Mario Monti ha espresso preoccupazione per la situazione in Sicilia.

Negli ultimi due decenni, il divario nord-sud è stato sfruttato in particolare dalla Lega Nord, un partito politico che è particolarmente forte nelle regioni settentrionali del Veneto e della Lombardia. Il partito ha talvolta sostenuto la secessione del nord, ma vorrebbe ottenere principalmente il consolidamento del federalismo fiscale e una maggiore autonomia per le regioni. Tuttavia, la Lega Nord è attualmente in crisi a causa di diversi scandali che stanno costando una notevole quantità di sostegno pubblico. Nessun partito politico ha preso il posto della Lega Nord nel chiedere maggiore autonomia al nord, e, nonostante la prevalente retorica anti-meridionale, nessun grande partito italiano è a favore di qualsiasi tipo di separatismo reale.

Aggiungiamo anche come l'Italia debba ancora sviluppare un senso di identità nazionale. 

Dopo la seconda guerra mondiale la partitocrazia ha incentrato tutto il potere e l'associazione di quest'ultimo sui Partiti e non sullo Stato. 

Un sistema solare al cui centro non vi è lo Stato ma il Partito o la Parrocchia (a volte le due cose coincidono...)

Per questo è così facile e naturale cambiare casacca in Italia.... sullo sfondo non è presente il senso di un bene comune Nazionale ma solo i piccoli interessi di partito o di bottega... basti vedere lo spettacolo pietoso delle primarie o di come i politici all'interno dei partiti non facciano altro che accoltellarsi a mezzo stampa.

La rigidità mentale e l'età media fanno il resto...