In questo articolo bloomberg, Megan Green (direttrice economica specializzata sull'Eurozona @ roubini global) ci spiega come credere che la Germania voglia veramente una unione bancaria (e quindi fiscale) sarà la rovina di parecchie persone...
NON CI SI FIDA DEI TEDESCHI, LA STORIA DOCET..... anche SARKOZY si è bruciacchiato non poco....
La Germania non ha alcuna intenzione di fare un'unione bancaria o fiscale (a questo punto) ... più avanti quando dei piigs saranno rimaste solo le briciole probabilmente si....
Ora chiariamo una cosa, non è che i Tedeschi siano cattivi, al loro posto nemmeno voi vorreste pagare il conto per dei soci che hanno speso e sperperato senza cognizione di causa....
Il punto però è che è ridicolo pensare che la moneta che rappresenta l'economia Tedesca possa essere la stessa che rappresenta l'economia Greca...
....Durante l'ultimo (ennesimo) summit di Ottobre la Merkel ha lasciato il tavolo impegnandosi per costruire una unione bancaria... non ha fatto in tempo ad uscire dal palazzo però che si era già distanziata dall'idea...
Questo avrebbe dovuto essere un segnale d'allarme....i commentatori hanno pensato che facesse così solo per motivi politici in vista delle elezioni....ma passate queste il rullino di marcia avrebbe ripreso liscio come l'olio... L'analisi (la speranza) dei commentatori è probabilmente falsa, alla Germania non interessa una unione bancaria ne ora ne mai... e senza questa unione il progetto Euro ha poche probabilità di sopravvivere.....
Take the last European Union summit, in October. EU summits are ritualized events at which member states’ national leaders sign joint statements and then rush off to their assigned rooms in the building to hold separate news conferences. There, they try to define what the deal really means. German Chancellor Angela Merkel signed the October summit’s conclusions, which committed to start building parts of a banking union, and then started to distance herself from it before she had left the building.
This raised a few eyebrows, but it should have raised the alarm. Most commentators assumed that any backtracking was just about election schedules. Merkel was keen to push off potentially contentious issues until after Germany’s 2013 elections, they argued.
That assumption was probably false. Germany isn’t interested in taking the steps required to establish an effective banking union, not now and not ever. Without a banking union -- and, by extension, some degree of fiscal union -- the euro project stands little chance of survival.