mercoledì 21 novembre 2012

La riduzione dell'indebitamento (parte 2)

Dopo la riduzione dell'indebitamento (parte 1) proseguiamo l'approfondimento su come i governi possono (in base alle proprie possibilità) ridurre il proprio indebitamento.

In questo esempio Ray Dalio ci spiega quello che sta accadendo in SPAGNA e nell'Eurozona in generale. Dove i singoli paesi NON potendo monetizzare sono INTRAPPOLATI in politiche recessive e deflazionistiche.

La Spagna sta attraversando adesso la prima fase del "cattivo deleveraging deflazionistico" e da qui non si è ancora mossa perchè non può "stampare e monetizzare"; dipende dalla Bce (Germania). Come visto, l'entrate in Spagna hanno iniziato a crollare nel luglio del 2008 e i debiti sono cresciuti dal 365% al 400%. Il peso del debito si è poi stabilizzato ma è comunque aumentato dall'inizio del deleveraging. Gli Equities sono calati del 45% inizialmente per poi risalire e oggi posizionarsi a - 25% dal luglio 2008.


Anche se la Spagna non ha potuto stampare direttamente la Bce ha comunque immesso molta liquidità nel suo sistema bancario, prevenendo un crollo ancora più verticale. (operazioni LTRO 1,2 nel 2010 e 2011).
Nonostante queste iniezioni di liquidità (immaginate ad un massaggio cardiaco) la Bce non è riuscita a ridurre lo Spread. Non si è quindi verificata una condizione fondamentale per un buon deleveraging (tassi di crescita nominali >  tassi d'interesse nominali).

La risposta Spagnola è molto più lenta di quella Statunitense perchè le opzioni Spagnole SONO LIMITATE, più precisamente la Spagna non può stampare denaro. Di conseguenza il rapporto debito/entrate è aumentato e a differenza degli altri casi esaminati i membri dell'eurozona hanno una grossa componente di rischio per la loro impossibilità di stampare. (INSOLVENZA)




Come mostrato nel grafico qui sotto, il livello del debito Spagnolo è aumentato a causa dell'aumento degli interessi e dei nuovi prestiti contratti a tassi d'interesse > ai tassi di crescita. L'aumento degli interessi è la componente principale, I fallimenti e l'inflazione hanno ridotto di poco il valore del debito.



Nonostante il settore privato stia ripagando il debito (con fallimenti e austerità) i livelli di debito sono aumentati rispetto a dove erano nel 2008 perchè i tassi d'interesse pagati sul debito sono superiori ai tassi di crescita.



Il governo ha quindi aumentato i debiti. Nonostante l'aiuto della Bce le prospettive per la Spagna rimangono molto negative. La limitazione nella politica monetaria non permette una politica rivolta alla crescita e il processo di deleveraging rimane dipendente dalla sola RIDUZIONE DEL DEBITO E AUSTERITA'


MONTI QUINDI NON HA SALVATO L'ITALIA.
HA COME GLI ALTRI PIIGS SOLO AUMENTATO L'INDEBITAMENTO E PORTATO AUSTERITA'.

Non perchè non abbiano capito il problema o non siano capaci, ma perchè l'architettura EUROPEA è un BLUFF RIDICOLO che non permette di utilizzare gli strumenti che invece andrebbero utilizzati.

La visione dei grandi padri europeisti a questo punto è quella di continuare su questa strada fino a quando le nazioni non cederanno interamente tutte le sovranità ad un'europa Berlinocentrica, ed allora (dopo altri 10 anni di austerità ed impoverimento...) saremo solo regioni povere di un vecchio continente lontano dal centro del mondo. Il sud Europa diventerà terra di conquista per la malavita e per chi si dovrà arrangiare a vivere di espedienti. Sacche di povertà.

Il sud Europa dovrebbe marciare su bruxelles e spiegare a quei 4 gatti che il tempo dei professori che ci insegnano cosa è meglio per noi è finito. I professori (da Prodi in avanti) ci sono costati anche troppo.... non possiamo permetterci così tanta cultura.... che tornino a scuola a studiare (o a fare gli advisor per Goldman Sachs).