martedì 4 dicembre 2012

Goldman analizza la politica economica Europea.

Goldman Sachs ci "spiega" quello che sta succedendo e succederà in Europa. Visto che si parla di politica ed elezioni e visto che i fantocci politici senza il potere economico contano come il 2 di coppe quando briscola è spade, Goldman ci spiega come stanno le cose....

Visto che le aree del sud europa avrebbero bisogno di una svalutazione che però non possono "scaricare" sull'esterno per via della moneta unica, dovranno cercare questa svalutazione competitiva all'interno e quindi.

Ridurre i salari e i costi del lavoro dal 30% al 50%.

Congratulazioni al nuovo segretario del Pd allora..... avrà un bel da correre se vorrà fronteggiare uno scenario del genere, senza essere pronto a fare delle revoluzioni.

...most European countries (including France) face a desperate need for external devaluation, which is impossible under a monetary union, leaving only internal devaluation as an option. 
We ask the following question: For the Euro area countries of interest, how big a real exchange rate depreciation (which (to recall) in monetary union means (to a first approximation) a relative wage cut) is required in order to establish a sustainable external position.
The results of our exercise are shown below. They demonstrate that relying solely on internal devaluations to correct existing imbalances implies a need for very large wage and cost adjustments. For the small and vulnerable peripheral countries (Greece and Portugal), we would need to see wages fall by at least 50% relative to Germany (from their level at the start of 2011) if this mechanism alone were to re-establish external sustainability. And even for larger and richer countries such as Spain and France relative wage reductions (on a comparable basis) of 30%+ are needed.

Goldman prosegue l'analisi considerando lucidamente che tagli del genere al costo del lavoro  non sono realmente possibili. Quindi ? quindi Goldman dice che la soluzione potrebbe essere nel permettere ai tassi di cambio di "fluttuare"... Quindi ? la fine dell'euro...

...To answer that question, we need to explore the implications of relaxing some of the assumptions that underlie the exercise described above. First, we could implement the necessary relative wage adjustment through resort to nominal exchange rate changes. But allowing exchange rates to vary implies exit from the Euro area and reintroduction of national currencies. Relying on this mechanism implies recognising the impracticality of the euro, rather than describing how it can be saved...

altre soluzioni potrebbero essere, accettare un'elevata disoccupazione per ridurre le importazioni e la domanda interna ?!?!?!?! oppure stabilire un piano di sussidi dalle nazioni più ricche a quelle più povere (nord-sud).. oppure uscire dall'Euro, oggi è facilmente immaginabile un Euro senza la Grecia o Cipro.


...At the same time, we should not ignore the possibility of exit: were the rest of the Euro area to develop sufficient robustness to manage the transition, one could easily imagine a Euro without Greece or Cyprus.


Tutti tranquilli.... come ha detto Obama "il meglio deve ancora venire"....