L'atmosfera continua a scaldarsi in Siria dove Israele ha appena condotto un raid aereo al confine con il Libano.
"Il 30 gennaio le forze aree Israeliane hanno bombardato un convoglio proveniente dalla Siria. L'attacco non è stato confermato, servizi di sicurezza non ufficialmente dichiarano che il convoglio contenesse dei missili anti-aerei SA-17 russi. L'incidente mostra come la situazione Siriana stia precipitando e meriti un intervento militare. Quattro aerei Israeliani (F-15) sono entrati nello spazio aereo Libanese alle 4.30 p.m. del 29 gennaio ma sono stati rilevati 4 ore più tardi da altri aerei. Alle 2 del mattino un'altro gruppo di aerei ha sostituito il precedente che è rimasto in Libano fino alle 8 a.m. La durata dell'operazione è significativa, gli Israeliani hanno aspettato l'obbiettivo in un orario specifico (in quanto bersaglio mobile). Bombardare un target fisso non richiede tanto tempo. L'intelligence Israeliano sta monitorando da tempo le possibili infiltrazioni di armi chimiche dalla Siria verso il Libano (ed Hezbollah)"
via stratfor
E così le guerre continuano, in un gioco dove, la vittoria non è più il controllo del mondo (come in una classica visione narcisistica Hollywoodiana), questa volta il premio è la sopravvivenza di un modello sociale (quello occidentale) ormai schiacciato dal crollo finanziario e divenuto insostenibile.... e la sua conseguente lotta per le materie prime.