In Mali la situazione comincia a degenerare, mentre i jihadisti cercano di estendere la loro area di influenza anche nel centro-africa su un asse che unirebbe il Sudan alla Nigeria, le forze occidentali hanno iniziato a dispiegarsi nella zona. Il che potrebbe essere il preludio ad un intervento armato. Il Mali è una tessera del domino crollata dopo l'intervento in Libia, una specie di effetto collaterale strettamente collegato a Tripoli (vedi l'attentato a Bengasi e il primo "sbarco" delle truppe franco americane). I reparti speciali occidentali (franco-tedeschi) sono arrivati nella regione del Mopti il 10 gennaio a bordo di 2 C160 e 4 elicotteri d'assalto.Il dispiegamento è stato una conseguenza degli attacchi del 7 gennaio.I militari francesi già presenti sul territorio avevano parlato di un'operazione militare prevista per febbraio.I "cattivi" di turno sono rappresentati dal movimento per la Jihad in Africa e Ansar Dine (gli "aiutanti dell'Islam" o "i difensori della fede"). Ansar dine ha effettuato la prima operazione nel marzo 2012, vogliono imporre la legge della Sharia in Mali.
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| Ansar Dine (Bandiera) |
Il piano è di "spaccare" il Mali in nord-sud. Ansar Dine ha già preso controllo di Dountza e sta lanciando offensive verso le città di Konna e Sevare. Queste 3 città formano una linea che "separa" il nord dal sud. L'obbiettivo principale è l'aeroporto presso Mobti, assicurato il quale sarebbe molto più difficile un intervento occidentale. I rinforzi jihadisti sono concentrati nella città di Lere a protezione delle basi nelle regione di Timbuktu e della vicina Mauritania.
L'intervento delle forze occidentali (un intervento difensivo) deve comunque essere valutato e preparato con molta cautela. Forse saranno necessari ancora un paio di mesi di preparazione prima che le truppe occidentali possano avventurarsi nel nord Mali dopo aver fermato l'avanzata e assicurato l'area centro sud.
Link: stratfor
In ogni caso l'Europa ha già mandato il suo uomo migliore....
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