Dan Flavin |
Scultore (1933-1996 New York) artista minimalista, corrente dominante degli anni '60 (che adesso sembrano andare tanto di moda).
La voglia di anni '60 è ovviamente un vano tentativo di affrontare un domani, forse difficile ma comunque inevitabile, voltandosi verso il passato e cercando la sicurezza dei bei ricordi nei tempi migliori.
In questa fase (minimalismo),l'arte non rappresenta più un'espressione o interrogazione di se stessi. Si utilizzano semplici forme geometriche e materiali industriali (in questo caso tubi al neon). Viene minimizzato e ridotto al massimo il virtuosismo, l'abilità e l'ispirazione. Principalmente le "opere" vengono assemblate e non create, l'ambiente circostante viene utilizzato come parte integrante dell'opera stessa. Non si è più in presenza del classico artista provocatore dotato di un super-ego e/o super-abilità che muore dalla necessità di essere guardato e riconosciuto. L'artista, in questo caso, cala le sue opere in silenzio e le immerge negli spazi che ci circondano.
the diagonal of May 25, 1963 (to Constantin Brancusi) |
Tatlin monument (1964) |
Wissenschaftpark - Rheinelb |
senza titolo 1973 |
monumento 4 per le vittime d'imboscate in Vietnam (1966) |
quando guardate questi lavori, non andate subito agli anni '80 post miami vice, ma pensate che lui faceva queste "sculture" negli anni '60...
p.s.
la comunità europea non riconosce l'opera di Dan Flavin come "arte" ma semplicemente come posizionamento luci. Per Bruxelles quindi, in caso di vendita, si applica l'iva al 20% sui neon...
link articolo the guardian: Dan Flavin's work is simply light fitting, says EU experts