domenica 21 aprile 2013

gli ultimi italiani

In questo articolo (il primo di una serie intitolata “gli ultimi Italiani”) cercheremo di fare luce su quello che sta succedendo nel dibattito politico nazionale. Facendo zapping in televisione, leggendo i giornali o parlando con le persone si afferra il senso di un caos politico. Si attribuiscono colpe a tizio e caio, si parla dei vari Berlusconi, Bersani, Grillo ecc.. ma i più non hanno ancora del tutto compreso il momento di passaggio storico che stiamo vivendo. Se il paese affonda nella più grande crisi della repubblica (guerre mondiali escluse), perchè i nostri rappresentanti non fanno niente e anzi, si accaniscono nel ferire il popolo? perchè viviamo uno scontro tra istituzioni e cittadini senza precedenti ? perchè la politica sembra impotente ?


La risposta, nel grande quadro Europeista, è semplice, le nostre generazioni sono quelle degli ultimi Italiani. Le identità nazionali e le istituzioni nazionali stanno lentamente morendo per fare spazio al moloch Europeo, un'istituzione sovranazionale che dal 2008 ha avuto (nel silenzio e ignoranza più totale) un'estensione di potere illimitata. Nessuno può veramente pensare che i nostri politici di provincia, per quanto ladri e stupidi, a prescindere dal colore e ideologia, sarebbero capaci di portare una nazione in miseria senza fare nulla. Allora la domanda è, i nostri politici nazionali cosa possono fare ?
La risposta è, molto poco.
L'8 agosto del 2008 il parlamento Italiano, con la ratifica del trattato di Lisbona, si è impiccato e ha impiccato 60 milioni di Italiani ai quali non è stato chiesto nè detto nulla. I “nuovi” cittadini Europei iniziano così a rispondere direttamente alla legislazione e regolamentazione Europea, i politici nazionali che hanno ceduto un'incredibile quantità di poteri all'Europa ora si trovano tra l'incudine e il martello, tra lo scontento cittadino e regole alle quali non possono disobbedire.
L'organo chiave di tutto il moloch è la commissione Europea. La sua storia inizia nel 1951 con la comunità europea del carbone e dell'acciaio per poi passare attraverso la commissione Hallstein (I e II), Rey, Malfatti, Mansholt, Jenkins e Delors. Jacques Delors diresse per ben tre volte la commissione, tra il 1985 e il 1995 e fu uno dei presidenti più incisivi nella spinta verso l'unione monetaria (Euro) e il trattato di Maastricht. La commissione Santers proseguì il lavoro con il trattato di Amsterdam. Nel 1999 la commissione venne licenziata in tronco, accusata dal parlamento europeo, di corruzione. Questo resterà il primo ed unico caso d'ingerenza “democratica” perchè come vedremo in seguito, la commissione si assicurerà che il parlamento europeo non possa più avere certi poteri.
Nel 1999 è il turno della commissione Prodi (1999-2004) che porterà all'introduzione dell'Euro, l'allargamento a 10 nuovi membri e al trattato di Nizza. Arriviamo così al 2005, anno in cui si decide sia il momento di creare una vera e propria costituzione europea che possa diventare il fondamento costitutivo dei nuovi cittadini Europei. Giscard d'Estaing e Giuliano Amato (tra gli altri) si mettono al lavoro e la prima commissione Barroso porta la Costituzione Europea davanti ai cittadini Europei, il contenuto viene reso pubblico. Francia e Olanda indicono un referendum per l'approvazione, i cittadini la bocciano in quanto debole, macchinosa, burocratica, incapace di risolvere e rappresentare la realtà.
Il sogno Europeo si infrange, ma i burocrati non si danno per vinti, ritornano al lavoro e redigono il trattato di Lisbona un documento illeggibile di oltre 2.800 pagine. Il nome “costituzione” avrebbe obbligato la commissione a dover concedere nuovamente, su richiesta degli stati membri, dei referendum cittadini e così si ritorna al nome “trattato”. Il trattato è stato presentato al parlamento italiano prima dal governo Prodi (non fu votato causa elezioni anticipate) e poi ripresentato dal governo Berlusconi IV con disegno di legge approvato il 31 luglio 2008 e pubblicato in gazzetta l'8 agosto 2008.
Il parlamento Italiano si è così totalmente subordinato alla commissione Europea, la quale ha il potere di esercitare “procedure d'infrazione” (infliggere sanzioni), e il potere di modificare o annullare qualsiasi legge nazionale venga ritenuta contro gli interessi europei, si specifica infatti come “i parlamenti nazionali dovranno anteporre ai propri interessi quelli dell'Unione”(art8c.TEU).
Confusi ? pensavate di essere cittadini Italiani e di rispondere alla costituzione e al parlamento Italiano ? pensavate che Bersani, Renzi & co potessero risolvere la situazione ? Non vi spiegate come mai dopo aver perso l'elezioni Monti sia ancora primo ministro e sia lui a presentarvi il nuovo Documento Economico Finanziario ?
Questo è solo l'inizio del viaggio verso la trasformazione Kafkiana che ci porterà ad essere cittadini Europei prima (non più oltre) che Italiani. Noi siamo “Gli Ultimi Italiani”



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