martedì 9 aprile 2013

La minaccia Jihadista in Europa


Il 26 marzo scorso, i corpi speciali Belgi, hanno fermato in auto il 39enne Hakim Benladghem, cittadino Francese di estrazione Algerina. Quando Benladghem ha reagito aggressivamente al tentativo di arresto è stato ucciso. Le unità speciali Belghe lo hanno fermato in auto invece che a casa perchè sapevano quanto fosse ben armato. Sapevano inoltre che Benladghem si era addestrato per anni con le truppe paramilitari della Legione Straniera Francese. Altre fonti di intelligence hanno mostrato come i suoi frequenti viaggi lo legassero a cellule Jihadiste internazionali. Nel suo appartamento è stato rinvenuto un vero e proprio arsenale, sia balistico che vestiario anti-proiettile (giubbotti ed elmetti). Le autorità Belghe hanno voluto evitare un'assedio in casa come avvenuto a Tolosa (aprile 2012) per Mohammed Merah.


l'arsenale ritrovato in casa di Hakim Benladghem

Di seguito, leggiamo alcuni estratti di un articolo di Intelligence di Scott Stewart e Sidney Brown sulla minaccia Jihadista in Europa.




"...L'equipaggiamento ritrovato a casa di Benladghem lascia presupporre la sua capacità non solo di difesa ma anche di attacco armato, in effetti fonti di intelligence confermano che stesse proprio preparando un attacco su target, ovviamente, tenuti segreti. Dato il coinvolgimento trans-nazionale del governo Francese, è possibile però presupporre si trattasse di target istituzionali a Bruxelles, come per esempio i quartieri generali Nato o dell'Ue.

La radice del problema:
Ci sono antichi e storici legami tra il mondo Mussulmano e l'europa. Dalle prime invasioni del califfato di Umayyad in Spagnae e Francia, alle crociate europee in nord-africa, alle colonizzazioni degli anni 1700/800 fino alla caduta dell'impero Ottomano e la 1° guerra mondiale. La prossimità del continente nord-africano al sud-europa e la spinta migratoria verso una vita "migliore" ha portato alla creazione di grandi comunità Mussulmane in Europa.

% popolazioni Mussulmane in Europa
...L'integrazione però non è avvenuta per tutti, specialmente oggi con la grande crisi le popolazioni Mussulmane sono tra le più colpite. I giovani e meno giovani restano senza lavoro e non possono accedere ai programmi di Welfare concessi ai cittadini Europei. Le leggi sull'immigrazione e l'asilo politico garantito a molti ideologi della Jihad fanno il resto. Figure come Omar Bakri Mohammed, Abu Qatada, Abu Hamza al-Masri e Mullah Krekar vivono oggi in Europa liberi di gestire attività e predicare il loro "reclutamento alla causa" principalmente nelle Moschee, palestre e università Islamiche.Questi "recrutatori" hanno spesso contatti con altre cellule europee e con i campi d'addestramento oltre-confine....

....La principale differenza tra la minaccia estremista negli Usa ed in Europa è proprio nel livello d'integrazione. Negli Stati Uniti l'integrazione è maggiore e spesso la radicalizzazione dei soldati avviene tra giovani "inesperti" che più o meno facilmente vengono pizzicati dalle forze dell'ordine quando arriva il momento di agire e procurarsi materiale.In Europa la minore integrazione alza il livello degli estremisti anche a figure d'età maggiore, 35-40 anni, dotate di abilità maggiori (come nel caso del Fisico 37enne Francese Adlene Hicheur o del paramilitare 39enne Benladghem). Questi individui incensurati con  lauree e carriere pratiche alle spalle sono molto più difficili da controllare....

Le autorità Europee dovranno lavorare duramente per fermare questa minaccia, oggi più viva che mai".