Il trattato di Lisbona del 2009 ha stabilito le tappe per una velocizzazione dell'integrazione difensiva europea.
Nell'ultimo report del 24 giugno la commissione europea ha fatto notare come l'eccessiva differenziazione di prodotti renda le industrie europee meno competitive sul mercato mondiale.
Nell'unione sono presenti 16 modelli diversi di fregate, negli Usa uno solo.
I limiti di una integrazione in materia di difesa sono però evidenti quando i differenti interessi delle singole nazioni collidono. Nel 2012 la Germania ha bloccato la fusione dei due colossi BAE (Inghilterra) e EADS (Francia-Germania) proprio perchè Berlino avrebbe perso molta influenza su gran parte delle produzioni.
La difesa è una materia strettamente legata alla geografia e alla geopolitica. I richiami delle commissione per una maggiore spesa ed integrazione non cambiano il fatto che gli interessi geopolitici della Finlandia siano estremamente differenti da quelli Italiani.
Il punto è che nel prossimo futuro vedremo si una maggiore integrazione in materia di difesa, ma tra quelle nazione che occupano regioni limitrofe e condividono interessi comuni.
Nel caso dell'Europa si tratta delle 4 macroregioni:
- Nordica
- Gruppo di Visogrado (centrale)
- Franco-Tedesco
- Mediterraneo
La difesa è una materia vincolata al territorio e alla geografia, forse potrebbe esserlo maggiormente anche l'economia.