lunedì 30 settembre 2013

Le banche Italiane cosa mangiano ?

Le banche Italiane (quelle che non concedono credito al mercato) cosa fanno con tutto quel fiume di carta che ricevono gratis dalla Bce ?

Comperano titoli di Stato Italiani (che altrimenti, nonostante i vari proclami, con un economia in ginocchio andrebbero invenduti).

E così il panico per lo spread aumenta e fa sempre più paura. La quantità di debito nazionale in mano alle banche è oggi 4 volte superiore rispetto all'inizio della crisi.



Niente panico, come dice P..(s)accomanni "la ripresa è già iniziata" (salvo poi dire a bloomberg Usa che sono pronti a svendere Eni ed Enel #guerrieri inclusi).



sabato 28 settembre 2013

Il Cinema di Polanski: l'emblematico ("L'inquilino del terzo piano")

Roman Polanski (e la bellissima) Sharon Tate


A cura di Guido Rovatti

“Chi lotta contro i mostri deve fare attenzione a non diventare lui stesso un mostro. E se tu riguarderai a lungo in un abisso, anche l'abisso vorrà guardare dentro di te.”

(Friedrich Wilhelm Nietzsche
                                                                                                          "Al di là del bene e del male")


Ancora una volta il grandioso filoso viene in soccorso: questo suo pensiero è un concentrato di significanza.

Non si può parlare del cinema di Polanski, di nessuno dei suoi film, senza avere ben chiaro quanto sopra scritto.

Sul web : tante recensioni su “L’inquilino del terzo piano” (1976), ma nessuna ha colto il film dalla giusta prospettiva.

Qualcuno sostiene sia egittologia,altri un esempio di paranoia che sfocia nel delirio,altri parlano di reincarnazione,qualcuno richiama l’occulto.

Qualcuno davvero crede che Polanski volesse parlarci della sua passione per l’occulto quando ha fatto “L’inquilino del terzo piano” ?

O che fosse spinto da una grande voglia di terrorizzare gli spettatori quando ha fatto “Rosemary’s baby”?

Chi è Polanski?
Un maestro giocherellone che sperimenta nel genere horror e nel thriller psicologico?

venerdì 27 settembre 2013

La luna a un metro

George Méliès (1861-1938)

Se Edison e i fratelli Lumiere sono stati i padri del cinema, Georges Méliès lo è di una caratteristica fondamentale e vitale di quest'arte, il montaggio.

La luna a un metro è considerato il primo film (cortometraggio) di fantascienza, il primo film che ha immaginato e messo in scena mondi diversi da quello terrestre. Il primo film che ha introdotto il montaggio e gli effetti speciali.

Non male...


E qui sotto una citazione anni '90 (il decennio delle citazioni postmoderne...) da parte degli Smashing Pumpkins. In questo brano si sente ancora tutta la magia del grande batterista Jimmy Chamberlain, prima che venisse cacciato per la sua tossicodipendenza.

Perchè gli Italiani non fanno la rivoluzione ?



Perchè gli Italiani non fanno la rivoluzione ? ce lo spiega con molta chiarezza e semplicità Federico Fubini autore di: Noi siamo la rivoluzione


A cura di Federico Fubini


Milano: Dall'inizio della crisi nel 2008 il Pil Italiano è calato dell'8%, circa un milione di posti di lavoro sono andati persi, e gli stipendi sono ancora sotto continua pressione. Nel sud Italia oggi, un giovane - specialmente se donna - con un contratto a tempo determinato è una rarità statistica. E nonostante ciò la coalizione di governo sembra ancora riluttante nell'affrontare questi problemi. L'aspetto che più colpisce della crisi Italiana è quello che NON è successo: i cittadini non sono ancora scesi nelle strade.
L'assenza di queste rivolte può essere parzialmente spiegata dal "cuscinetto di risparmi" accumulato dalle precedenti generazioni. Ma ci sono altre forze che minacciano di spingere l'Italia, come il Giappone , dopo la bolla del 1990, verso un silenzioso declino.
L'esperienza Giapponese - caratterizzata da 20 anni di stagnazione economica - offre importanti lezioni per la crisi nelle democrazie con una popolazione anziana. Durante la decade persa  i governi giapponesi permisero al debito pubblico di schizzare alle stelle e si rifiutarono di affrontare i problemi strutturali.
Infatti i leader Giapponesi avevano pochi incentivi ad affrontare le riforme perchè gli elettori non le chiedevano. La spiegazione è parzialmente data dalla demografia. La società Giapponese è una delle più vecchie del mondo con il 40% della popolazione con più di 54 anni e una media di 45,8.
I risparmi dei cittadini più anziani li permettono di accettare il torpore economico. Quando le banche tagliano i prestiti, la velocità dei consumi cala e i prezzi al consumo anche (deflazione), questo effetto incrementa (momentaneamente) il potere d'acquisto dei pensionati e degli investitori a tasso fisso. E quelli che sono vicini alla pensione sono meno a rischio di perdere il loro posto di lavoro in una economia poco competitiva. 
Così, anche se gli anziani non preferiscono vivere in mezzo ad una crisi, non lo trovano del tutto intollerabile, come lo è invece per i giovani. Gli anziani sono semplicemente più concentrati sul loro potere d'acquisto rispetto alla ripartenza del motore economico.

giovedì 26 settembre 2013

L'antropocentrismo e la Finanza (parte 2)




·      L’uomo indebitato a rischio e il creditore senza rischio

Il passaggio dalla regolamentazione industriale a quella finanziaria ha segnato la perdita di rilevanza della produzione e quindi del lavoro. La creazione di ricchezza attraverso la stampa di denaro e la sua relativa attribuzione rappresenta una nuova forma di sottomissione attraverso il debito finanziario.

Le due classi sociali che si stanno delineando sono rappresentate da individui indebitati a rischio per la sopravvivenza e individui creditori senza rischio. Una struttura piramidale con un corpo formato da uomini indebitati alla base e creditori senza rischio al vertice.

Sugli uomini indebitati e sul debito come forma di schiavitù ormai abbiamo già letto tutto e non rappresenta certo una scoperta. Mi sembra invece interessante soffermarsi sulla figura del creditore senza rischio. Il pensiero comune è che anche il creditore possa correre il rischio di perdere il suo investimento nel caso non venga ripagato. 

Lo shock finanziario del 2008 ha invece dimostrato come questa idea sia sbagliata.

La grande novità di quest’ultima crisi finanziaria risiede proprio nell’avere mostrato a tutti in maniera palese e senza precedenti che gli agenti creatori di questa ricchezza infinita non possono perdere, il sogno non può essere messo in discussione, il banco vince sempre.

Con i primi derivati sul credito si separa il rischio dal credito e si vendono entrambi a clienti diversi. 
E’ così possibile concedere credito senza un rischio diretto. Il rapporto biunivoco creditore – debitore viene così scardinato a favore di una nuova forma triangolare, creditore – debitore – acquirente del rischio.


Oggi gli agenti sono appunto tre, Mercato  - Stato – Cittadini.  Il Mercato è il creditore, lo Stato è il debitore e i Cittadini sono gli inconsapevoli acquirenti del rischio.

Quando e come nascono i derivati sul credito ?

Ripresa Europea ?

In questa chart fresca fresca (via goldman sachs) vediamo l'andamento dei prestiti alle imprese (NON FINANZIARIE, NO FINANCIAL) ...

A questo punto quando i "fantocci" vari continuano a parlare di ripresa (e lo fanno ogni 6 mesi) verrebbe da chiedersi che droghe prendano.

Da notare il calo dei prestiti che inizia ad intaccare anche Francia e Germania.

L'indice utilizza come base di partenza 100 riferito al Luglio 2011.




In quest'altra chart i prestiti overnight ancora in calo (16° mese consecutivo) caro Mario facciamo un'altro regalo alle banche, LTRO 3 in arrivo ? 

mercoledì 25 settembre 2013

Ray Dalio ci spiega l'economia



Ray Dalio (so che non lo conoscete ma è il gestore del più grande  hedge fund sul mercato, (dopo la fed e apple...) Bridgewater Associates ci spiega in questo video come funziona l'economia (e perchè l'Europa è gestita da ritardati sotto ricatto di 4 banche e 2 speculatori).Al minuto 20' la spiegazione del perchè l'austerità (senza sovranità monetaria) è una soluzione da cerebrolesi e del perchè il debito aumenta invece di ridursi.


Leggi anche: Ray Dalio ci spiega come gestire l'economia in questa faseridurre l'indebitamento parte 1,la riduzione dell'indebitamento (parte 2)la politica economica europea è ridicola


How the economic machine works (sottotitolato)


martedì 24 settembre 2013

La monetizzazione del debito (di Elido Fazi)



Di seguito un'analisi che mi è stata gentilmente inviata dal dott. Elido Fazi (pubblicata sul suo blog www.oneeuro.it) nella quale suggerisce la monetizzazione del debito come passaggio necessario per la riduzione di quest'ultimo. 

(Berlino non lo permetterà mai, ma tentare non nuoce)...






A cura di Elido Fazi


MONETIZZAZIONE DEL DEBITO: L’UNICA VIA PRATICABILE PER L’ITALIA?

Il fatto che lo spread sia sceso ulteriormente, negli ultimi mesi, non significa certo che in Europa il problema del debito pubblico si stia risolvendo. La discesa è dovuta principalmente alla dichiarazione di Mario Draghi, fatta a Londra nel luglio del 2012 e in cui affermava che avrebbe fatto tutto il necessario per proteggere l’euro, e al successivo varo del programma chiamatoOutright Monetary Financing, che ha frenato gli speculatori.
In Italia, ad esempio, il debito pubblico continua a crescere sia in termini assoluti che in rapporto al pil. Non si capisce come l’Italia possa mettere in atto le condizioni accettate nel Fiscal Compact, cioè la riduzione graduale del debito pubblico fino ad arrivare a una percentuale del 60% del pil, considerando che il denominatore continua a scendere. Se gli investitori stranieri consideravano insostenibile il debito nel 2011, non si capisce perché lo ritengano sostenibile ora, con una situazione peggiorata. L’unico motivo è che lo spread, dopo la decisione di Draghi, non rappresenta più un indicatore della solvibilità o meno.
Cerchiamo di capire quali sono le opzioni disponibili per ridurre il debito e, ancora di più, il servizio sul debito che costa all’Italia oltre 80 miliardi di euro l’anno, e quali dovrebbero essere le proposte del governo italiano quando nella seconda metà del 2014, sotto la presidenza italiana, si comincerà – almeno così si spera – a discutere seriamente di Stati Uniti d’Europa.
Per l’Italia le possibilità per ridurre il debito non sono tante. Vediamole una a una.
La prima opzione, la più classica, quella inserita nel Fiscal Compact, sarebbe quella di produrre un budget surplus al lordo degli interessi di circa il 3% l’anno per vent’anni di seguito. Ma una manovra di questo tipo ha un grosso difetto. È una manovra restrittiva che incide anche sul denominatore, e cioè il pil, e rischia di aggravare la situazione. Non possiamo certo permetterci una manovra del genere in un periodo di forte recessione e di deflazione, con un valore del pil tornato al valore degli ultimi anni del secolo scorso. Già ci vorranno anni, una decina come minimo, se dovesse arrivare una ripresina a partire dal 2014, per tornare ai valori del 2007. Sarebbe preferibile una manovra espansiva che faccia crescere il pil, anche se solo a valore nominale, se potessimo permettercela. Ma poiché questa strada è sbarrata – servirebbero circa 100 miliardi l’anno per far tornare a crescere nel breve l’economia – e le riforme strutturali, anche ammesso si trovasse un governo in grado di farle, nel breve periodo non produrrebbero grandi risultati sul pil, mi sembra che l’Italia non abbia grandi chance se dovesse seguire questa strada, che sembra essere quella preferita dai tedeschi.
Una seconda opzione disponibile è quella di provare a vendere gli asset, cioè i gioielli di famiglia. A Londra, lo scorso luglio, parlando a una platea di investitori, il premier Enrico Letta ha annunciato che vorrebbe mettere sul mercato prezzi pregiati del patrimonio italiano, che però, dopo le svendite degli anni Novanta, non è più granché. Ai prezzi attuali di borsa il pacchetto posseduto dallo Stato in Enel e Eni (circa il 30%) varrebbe circa 26 miliardi. La Rai ne vale circa 2, la sace circa 6. L’istituto Bruno Leoni stima in circa 100 miliardi di euro il valore del patrimonio disponibile. Ma anche prendendo la stima più rosea che mi è capitato di leggere, e che cioè il patrimonio dello Stato sia pari a circa un quarto del pil, e facendo l’ipotesi di vendere tutto e destinare tutti i ricavi al riacquisto di titoli del debito pubblico, questo rimarrebbe ancora sopra al 100% del pil. Ma tornare a vendere beni pubblici ora per l’Italia, ai prezzi attuali, sarebbe come mettere in liquidazione il patrimonio residuo. Anche questa non mi sembra una via percorribile.
La terza opzione potrebbe essere quella di un hair cutting del debito, cioè una soluzione alla greca. Il problema è che questa soluzione inciderebbe pesantemente sui bilanci delle banche, dove gran parte del debito pubblico è parcheggiato. Gran parte di esse, alle condizioni attuali, fallirebbero, senza l’intervento dello Stato. E l’intervento farebbe subito risalire il debito pubblico. Anche se intervenisse lo European Stability Mechanism (esm), le risorse, 500 miliardi, non sarebbero sufficienti. Il debito totale dei Pigs, e cioè Italia, Grecia, Spagna e Portogallo, è pari a un totale di 3.750 miliardi, che sale a 4.710 se ci mettiamo dentro anche la Francia. Solo per ridurre un quarto del debito sarebbero necessari più di 1.000 miliardi. E, poiché la situazione andrebbe a impattare sui paesi più virtuosi aumentando il loro debito pubblico, anche questa strada sembra politicamente non praticabile per l’Italia.

Democrazia in Europa

L'altra sera guardando in tv i dibattiti politici autunnali ho avuto l'ennesima impressione di come la percezione della realtà sia distorta.

Si sente ancora parlare di soluzioni, di tagli alla spesa, di ripresa, di lavoro come priorità e ogni ospite ha la propria ricetta per risolvere i problemi che schiacciano il paese.

Un pò come trovarsi di fronte ad un cadavere e discutere se sia più opportuno utilizzare questo o quell'altro farmaco.

L'Italia è già in bancarotta, è già stata commissariata dall'Europa (mercato), ha già ceduto la sua sovranità politica e monetaria a terzi.

Il massimo che possono fare i "fantocci" in parlamento è salvare lo stipendio, per loro, i loro famigliari e amici.

Tutto quello che sembrava una "minaccia populista" si sta prontamente avverando giorno dopo giorno. Ancora crediamo agli slogan di propaganda ? con un presidente della repubblica che parla di Ue come "modello di successo" e un presidente del consiglio che si dice molto contento per la vittoria della Merkel?

La DEMOCRAZIA in EUROPA non esiste più, il modello è un TOTALITARISMO BUROCRATICO in perfetto stile Unione Sovietica forzato dalla minaccia esterna del "mercato".

L'indice di democrazia secondo l'Economist Intelligence Unit è crollato in 15 dei 17 paesi euro tra il 2008 e il 2012. Al primo posto troviamo la Finlandia (leggi qui per sapere come la pensa Helsinki) e all'ultimo posto Cipro, l'Italia è 13° su 17 ...

Non è necessario avere la sfera di cristallo per immaginare cosa può succedere quando si privano milioni di persone del proprio benessere e della propria libertà.




lunedì 23 settembre 2013

Il deserto dell'anima

Robinson Jeffers 1887-1962


Il deserto dell'Anima

Rispolverano i vecchi orrori; i loro discorsi sono l'eco di un eco.
Non immischiari; sta a guardare.
Questi non sono criminali; né trafficanti o imbrattacarte; sono i governi delle grandi nazioni; gli accreditati della massa umana.
Osservali.
Ire e risa non contano più.
E' tempo di perdere ogni illusione, 
Ciascuno entri nel deserto della sua anima
A cercare Iddio - avendo visto l'uomo.

Robinson Jeffers


Oro (e non solo...)

Il prezzo dell'oro come già visto in (i mercati finanziari sono truccati) è manipolato, detto questo, resta però un'ottima opportunità d'investimento e/o protezione del proprio potere d'acquisto.

Perchè il prezzo dell'oro sale ?

Molto semplicemente l'oro è denominato in dollari, più dollari di carta vengono stampati e minore è il valore del dollaro, conseguentemente maggiore è il valore di tutti gli altri asset denominati in dollari.

Dopo lo scoppio della crisi sono iniziate le operazioni di stampa QE e la correlazione tra il valore dell'Oro e  l'aumento della massa monetaria in dollari è stata pressochè perfetta.

Tranne ora....momento in cui l'Oro resta parecchio sottovalutato.

La stagionalità di questa commodity è Settembre (buy) - Aprile (sell).

In questo grafico:
in nero l'aumento dei dollari freschi di stampa della Fed
in giallo il prezzo dell'oro.



Sentiamo cosa ne pensa Mango...


domenica 22 settembre 2013

Il cinema di Kieslowski: Decalogo 1



A cura di Guido Rovatti
Siamo alla fine degli anni ottanta, in un cinema interessato alle luci, agli effetti, già dominato dallo star system e dai blockbuster: Krzysztof Kieślowski si fa strada con un “ritorno al cuore”, all’ “essenza”.
In generale il cinema di Kieślowsksi si caratterizza per i suoi dialoghi scarni e per le sue sceneggiature che concentrano forti dilemmi etici ed esistenziali.
Krzysztof Piesiewicz (co-sceneggiatore) sarà sempre al fianco di Kieślowsksi, e buona parte della grandezza del cinema espresso dai due, è da riconoscere al suo intenso lavoro di scrittura.
Stanley Kubrick, che nutriva una notevole ammirazione per il regista polacco, ebbe a dire:
« …. riguardo a questa sceneggiatura (Decalogo), di Krzysztof Kieślowski e del suo coautore, Krzysztof Piesiewicz, non dovrebbe essere fuori luogo osservare che essi hanno la rarissima capacità di drammatizzare le loro idee piuttosto che raccontarle solamente. Esemplificando i concetti attraverso l'azione drammatica della storia essi acquisiscono il potere aggiuntivo di permettere al pubblico di scoprire quello che sta realmente accadendo piuttosto che semplicemente raccontarglielo. Lo fanno con tale abbagliante abilità, che non riesci a percepire il sopraggiungere dei concetti narrativi e a materializzarli prima che questi non abbiano già raggiunto da tempo il profondo del tuo cuore. »

Quando il cinema, e più in generale l’arte, sono in grado di “trasformare” il Mondo ridestando le coscienze dal loro torpore, allora non è più solo “estetica”, allora ci si trova al cospetto di qualcosa di “superiore” : è questo il caso in cui si trova lo spettatore davanti al cinema di Krzysztof Kieślowski (a dimostrazione di questo,si ritiene infatti che il suo decalogo n.5 “Non Uccidere”, abbia svolto un ruolo determinante ai fini dell’abolizione della pena di morte in Polonia).

venerdì 20 settembre 2013

Twerking si o no ?



Il vespaio suscitato da questa mossa di Miley Cyrus è stato globale e merita qualche riflessione sulle sue motivazioni.

To twerk (fusione di Twist and Jerk) è un termine che esiste da almeno 20 anni ma dopo l'esibizione di questa giovane artista è stato addirittura inserito nell'oxford dictionary.

Come mai è stato ritenuto così scandaloso e scioccante ?

Miley Cyrus deve la sua fama al personaggio Disney Hannah Montana, una brava ragazza della campagna nord-ovest Usa che assapora il meglio di entrambi i mondi (you get the best of both worlds), la fama di star e di ragazza "normale".

Il raffronto scandaloso risiede nel vedere Miley Cyrus e pensare inconsciamente non a lei come ragazza "comune" ma al suo primo personaggio di successo (Hannah Montana appunto).

Molti cercano di raggiungere la fama e spesso quando ci riescono quella fama resta legata ad un motivo ben preciso, la Cyrus dimostra di essere parecchio più avanti nel cammino e dopo aver ottenuto il successo con un personaggio adesso ne sta costruendo un altro completamente differente e coraggiosamente slegato dal primo.



...breaking bad reaction... :)



La burocrazia Europea è piena di sorprese



Con una economia al tracollo, l'unica cosa che conta per i burocrati europei è la propaganda.

Ormai anche i canali tradizionali (Tv-Giornali) quando devono annunciare,ogni sei mesi, che la crisi è finita e l'Ue è un modello di successo, iniziano a vergognarsi. Se non altro anche perchè i proclami di ripresa vengono sistematicamente smentiti dai numeri nelle 48 ore successive.

Ma adesso sembra abbiano trovato una soluzione per cancellare il problema, mentire non basta più è necessario qualcosa di più forte...

CAMBIARE IL METODO DI CALCOLO DEL DEFICIT

Elezioni in Germania, cosa succederà ?


15:57

Elezioni in Germania, cosa succederà?

Alcune considerazioni sulle elezioni in Germania del 22 settembre prossimo.

Elezioni in Germania, cosa succederà?
Il 22 settembre si vota in Germania. Se qualcuno è in attesa di qualche miglioramento a livello europeo conseguente a questo voto se lo scordi. Nel video  e nei grafici qui sotto, una rapida spiegazione del perchè, modifiche in positivo (da non confondere con i proclami da prime pagine) per i paesi del sud-europa sono altamente improbabili.
Previsioni di voto (CDU/CSU, coalizione attuale al 39% in aumento rispetto al 34% delle ultime elezioni).
In questo grafico i mercati di esportazione Tedesca, l'eurozona è in calo e in aumento sono i mercati extra-continentali (capito per chi funziona la globalizzazione…)
E in quest'ultimo grafico l'incredibile crescita degli attivi tedeschi negli ultimi 12 anni
Ed alcune considerazioni,

giovedì 19 settembre 2013

La Fed spiazza (quasi) tutti, l'orgia continua



Ieri, mentre gli economisti, esperti, opinionisti e trader di mezzo mondo discutevano su l'entità della riduzione del programma di acquisto della Fed (o volgarmente stampa di carta...) Bernanke ha ricordato a tutti che l'economia Usa non è ancora in grado di camminare con le sue gambe.

La finanza è diventata una tossica dipendente nel 1971 e dal 2008 è entrata in coma farmacologico, senza dose si stacca la spina. Il mercato delle obbligazioni Usa già vede come principale acquirente gli stessi Stati Uniti (la Fed rappresenta oltre il 30% di tutti gli acquisti).

A breve perderà il controllo anche del mercato azionario e dopo ci sarà da ridere.

In questo grafico si riassume la politica monetaria delle banche centrali:

La colonna in Blu è l'aumento del bilancio della Fed (la carta stampata) in Rosso i posti di lavoro creati.

Non hanno ancora capito del tutto che stampare e regalare soldi ai banchieri che li hanno persi è positivo solo per loro.

Leggi anche: cos'è l'effetto Cantillon e perchè sta devastando l'economiacorsa al mercato azionario, Bolla o Realtà ?,Un videogame per sentirsi banchieri centrali


Pensate la povera Bce (che non ha nemmeno i poteri della Fed) se può veramente aver risolto la crisi.... scappa da ridere (o piangere) al solo pensiero.

mercoledì 18 settembre 2013

"Così"



Così

Il mare danza ancora su di noi
un ritmo bianco dolce se lo vuoi
le alte rive cadon giù
e il mondo non delude più
ora che sei qui
qui così
parlami
di cose che non ho vissuto e visto mai
di alberi e cieli che resteranno sai
le alte rive cadon giù
e il mondo non delude più
ora che sei qui
qui così
pensaci.



Ancora Euro-Menzogne

...in cabina di regia...


E mentre in Italia il presidente parla di Ue come un "Modello di successo" e tutta la combricola schiamazza ancora al sacro €URO come moneta irreversibile, diamo uno sguardo ai fatti.

L'Italia è stata fino all'altro giorno indirizzata senza apparente via d'uscita verso il baratro, oggi barcolla sul bordo del precipizio. La soglia di "non recupero" è considerata nel rapporto debito/pil del 130% (le previsioni ci danno fra qualche mese al 132%, oggi siamo al 129%...). Aggiungete pure che il costo per servire il debito è intorno al 4-5-6-7% ?! e la crescita (?!?!?!) allo 0,14% (e si parla di ripresa...).

L'Euro,de facto,non è più un sistema monetario a cambio e valore fisso (e pensare che sarebbe dovuto servire a dare "stabilità"). Se volete qualche prova non leggete i giornali o guardate le Tv ma provate a chiedervi se un Euro depositato in  Grecia o a Cipro abbia esattamente lo stesso valore di uno depositato ad Amsterdam o Berlino. La risposta è No (nel caso Cipriota non potreste nemmeno trasferirlo all'estero).

Questo grafico sul monte sofferenze crediti Spagnolo è il perfetto chiarimento delle Euro-Balle Spaziali. Il divario tra la realtà (crediti in sofferenza, linea rossa) e la bugia (spread manipolato dalla Bce in calo, linea verde) aumenta a dismisura...


I mercati finanziari sono Truccati


I bari (olio su tela 94x131 - 1594 Caravaggio)


Come scritto più volte i mercati finanziari sono truccati, partendo dagli scandali del 2012 (Libor ed Energetici) fino ad arrivare all'oro e argento(ovviamente lo Spread è incluso...).

Queste notizie passano sottobanco, totalmente ignorate dal mainstream che ha tutto l'interesse a mantenere lo status quo.

Leggiamo in questo interessante articolo del Washington blog una panoramica su quali (e come) i mercati siano truccati.


Il mercato dell'Oro e dell'Argento è manipolato:

Il Guardian e il Telegraph hanno riportato che i prezzi dell'oro e dell'argento sono truccati esattamente come i tassi d'interesse e i derivati (Link Telegraph)

Il trader di lungo corso Andrew Maguire ha detto questa settimana che due "pentiti" di Jp Morgan hanno passato informazioni riguardo la manipolazione di questo mercato da parte della loro banca.

Recentemente Il commissario del CFTC (commodities futures trading) Chilton ha assicurato quanto sopra, e riporto esattamente quello che ha detto, 

"Non riesco ad esprimere la mia frustrazione ed il mio disappunto su come abbiamo trattato le indagini sull'argento. Come sai non mi è possibile parlare più di tanto. Detto questo, non lascerò passare settembre senza che l'agenzia faccia qualcosa, a costo di dover parlare io direttamente

Sono stato contattato da due dipendenti JpMorgan i quali mi hanno detto di avere tonnellate di documenti che provino la manipolazione da parte della loro banca sul mercato dell'oro e dell'argento".

Non ci resta che aspettare e scoprire se le accuse di Maguire porteranno a qualcosa. 

Come possiamo vedere qui sotto le banche hanno manipolato praticamente qualsiasi mercato (finanziario e nell'economia reale) infrangendo praticamente tutte le regolamentazioni possibili.

Di seguito l'articolo originale:


martedì 17 settembre 2013

Google Glass



Ovvero come portare la "violazione della privacy legalizzata" ad un livello superiore.

I colossi di Internet sono diventati tali per essere riusciti a convincere milioni di persone a cedere le loro "vite" gratis attraverso determinate piattaforme.

Il business è nella vendita di spazi pubblicitari sempre più precisi e personalizzati.

I google glass non sono certo un'invenzione di Mountain View ma nascono da un'idea di Steve Mann (the eye tap) del 1981.

L'inserimento di questi device sul corpo, segna un passaggio fondamentale verso la "disumanizzazione" della persona. Da esseri umani ci si trasforma in semplici veicoli per la vendita di advertise ads.

Marc Rotenberg dell'electronic privacy information centre ha notato con profondo acume come i Google glass sarebbero stati molto più innocui se venduti e commercializzati da un'azienda come la Sony, il cui unico interessere sarebbe stato il volume di vendita, rispetto ad una ditta (google) il cui unico interesse è pompare la nostra vita online.

L'industria del porno ha già comunque testato i google glass e probabilmente il loro migliore utilizzo resterà in quell'ambito.



lunedì 16 settembre 2013

"Arancia Meccanica": analisi del film



A cura di Guido Rovatti


Arancia meccanica, film britannico del 1971 con Malcolm McDowell, diretto da Stanley Kubrick.
Il soggetto è tratto dall’omonimo romanzo di Anthony Burgess (pubblicato nel1962).



Una prima domanda nasce spontanea, cosa significa Arancia Meccanica?
Da dove ha origine, cosa significa o cosa vuole significare per l’autore questo “Arancia Meccanica”?

Pare che la risposta a questo primo quesito non sia banale:
Mentre Burgess si trovava all’isola di Giava,
La sua compagna fu pestata e violentata da un gruppo di soldati americani ubriachi. L'autore commentò come l'uomo (urang in Giavanese - v. orango) sia un animale azionato da meccanismi ad orologeria (bene e male sono ciò che determina la carica e quindi le azioni che l’animale/uomo andrà a compiere). Da ciò l'associazione fonetica tra la bestia ed il frutto (orange).
Lo strazio subito da Burgess, che si identifica quindi in maniera evidente nello scrittore (personaggio del Romanzo e del Film) lo induce a importanti riflessioni sulla condizione dell’uomo, ed in particolare, il tema del libero arbitrio sarà centrale nella sua riflessione, e conseguentemente, tanto nel romanzo quanto nel film di Kubrick.



Esiste il libero Arbitrio ?
In che misura l’uomo può , attraverso la sue “macchinazioni”, andare ad alterare questo presunto grado di libertà?

Nel corso del film, la cura Ludovico (alla quale sarà sottoposto il criminale protagonista Alex) sarà appunto oggetto di dibattito etico:
se togli la possibilità di commettere il male, allora togli il libero arbitrio, e allora la cura non è “giusta” (ma disumana).
I riferimenti scientifici sono evidentemente rivolti all’approccio comportamentista della scuola di Pavlov e Skinner.
La disumanizzazione di questa branchia della psicologia può portare a considerare e trattare l’uomo, come un animale/cavia da esperimento, sulla quale andare a imprimere riflessi condizionati.




Tornando all’inizio, tornando al film:

Kubrick apre con la scena al Korova Milk Bar (punto di ritrovo della banda): primo piano sullo sguardo del protagonista (Alex de Large), voce narrante (di Alex) e telecamera che indietreggia svelando pian piano gli altri componenti della banda e l’ambiente surreale dove si trovano collocati (fermi) come pezzi su una scacchiera, all’inizio della partita (storia).
Kubrick ci inquieta con la musica e lo sguardo diabolico di Alex, ma ci anticipa anche che quello che stiamo per vedere è un mondo tanto reale quanto didascalico/surreale (i costumi sono funzionali anche a questo scopo, oltre che a contribuire nella estetica del film). Dobbiamo leggerlo/interpretarlo con il giusto occhio.
La voce narrante del protagonista utilizza un misto tra linguaggio tradizionale e Il Nadsat.
Nadsat è uno slang artificiale derivato dall'inglese con numerose influenze russe, inventato dallo scrittore Anthony Burgess.
Fin dalle primissime sequenze lo spettatore può cogliere il dato che temporalmente i fatti si svolgono in un tempo indefinito (potrebbe essere tanto un presente, quanto un futuro non remoto)
Conosciamo Burgess, e sappiamo che un altro suo importante romanzo (“Il seme inquieto”) sarà anch’esso distopico (anti-utopico) e ambientato nel futuro di una società le cui tendenze sono inquietanti e suscitano importanti interrogativi.


Dopo questa prima scena (introduttiva), inizia la violenza e la sua spettacolarizzazione/estetizzazione:

la seconda scena parte nuovamente con un primissimo dettaglio e poi allarga indietreggiando, siamo dentro un tunnel (girato in periferia di Londra) e un vecchio barbone ubriaco e sdraiato per terra canta un motivetto popolare,
le ombre lunghe (generate da una luce quasi orizzontale proveniente da fuori dal tunnel) dei 4 drughi si avvicinano, inquietanti, sinistre, alla sagoma del vecchio.
Mentre ciò avviene, la voce narrante di Alex ci dice quanto per lui , la visione di un vecchio ubriaco sia da ritenere esteticamente inaccettabile, e da questa considerazione nasce il pretesto : scatterà così il linciaggio e l’orgia di violenza si abbatterà sul vecchio.
Una inquadratura “infernale” vede Alex di profilo, primo piano, la sua voce (quando si rivolge al vecchio) è accompagnata e prende forma dall’alito che fuoriesce dalla sua bocca, conferendogli un vero aspetto “bestiale” ed anticipando la scena di violenza incombente.
(non c’è alcun problema generazionale alla base di quello che accade: il vecchio viene pestato.)

La terza scena è l’apoteosi della spettacolarizzazione della violenza, perciò si svolge in un teatro.
Nuovamente, voce narrante e musica classica introducono agli spettatori, ciò che stanno per vedere:
telecamera (di nuovo dal dettaglio poi si allarga) parte da una natura morta che fa da cornice al palcoscenico dove un’altra banda sta per consumare uno stupro di gruppo, a quel punto sopraggiungono i 4 drughi, breve botta e risposta tra i leaders e poi via, rissa spettacolare a suon di musica.


L’overdose di violenza raggiunge il suo apice dopo una corsa in macchina, quando i 4 drughi effettuano la “visita a sorpresa”:
ed è li in quella villa che si trovano lo scrittore e sua moglie, dopo un violento pestaggio, Alex e i suoi drughi costringono lo scrittore (in cui Burgess non può non essersi identificato) ad assistere passivamente alla stupro di sua moglie.
Kubrick usa una soggettiva e ci fa vedere la scena dagli occhi dello scrittore, vuole che il pubblico si identifichi con la vittima.

Terminata la scorribanda, i 4 drughi, stanchi per tutte le energie spese, si godono un meritato riposo e ristoro tornando al Korova milk bar (luogo iniziale del film e loro punto di ritrovo).
Non accade nulla di significativo, tutto è normalissimo, c’è solo un po’ di stanchezza.
Alex però punisce uno dei suoi drughi con una bastonata, e lo rimprovera per essere stato maleducato quando un attimo prima si era permesso di prendere in giro una performance canora improvvisata da una altra cliente (Alex aveva apprezzato la interpretazione, pertanto dopo aver punito la maleducazione del drugo, chiede scusa alla cantante con un cenno del capo).
Dopo un brevissimo litigio tra Alex e il drugo punito, si torna a casa per andare a nanna.

Una sequenza di pochi secondi ci mostra e allo stesso tempo caratterizza una città/società pop underground periferica trash, è li che vive Alex, in un caseggiato popolare.

Prima del sonno, Alex decide di completare la serata ascoltando Beethoven in camera sua (oggetti che nell’uso comune dovrebbero rappresentare valori,etica e religioni, lui li espone in altro modo e allora si riducono ad oggetti  “estetici “: esempio su tutti sono le statuette di tanti gesù che ballano nudi, staccati dalla croce).
Alex raggiunge una estasi completa e prova un enorme benessere quando la musica si fonde e allo stesso tempo fa emergere e genera nella sua mente, ulteriori immagini/pensieri di ultraviolenza.

La sequenza successiva ci evidenzia come sia i genitori che gli educatori siano totalmente non in grado di influenzare in alcun modo la condotta del giovane.
E’ il primo momento in cui Kubrick ci mostra quanto la società sia innanzitutto: impotente.

La scena successiva vede Alex ben vestito, dentro un negozio di dischi, abbordare 2 giovani ragazze, tanto annoiate quanto distratte.
Le porta a casa sua dove gli “angeli con le trombe e gli arcangeli coi tromboni” potranno allietarli con la musica mentre un orgia di sesso si sviluppa a velocità x4, sottofondo ancora musica classica a velocità x4 .

La sequenza successiva ci mostra come la violenza sia in grado di ristabilire la gerarchia all’interno della banda, Alex soffoca cosi’ la rivolta dei drughi (ispirato da uno stereo la cui musica gli arriva in “soccorso”).
Ecco allora, la violenza come strumento di repressione, usato da Alex, usato dalla società.

Società è repressione. (FREUD)

Dopo il tradimento dei drughi, Alex verrà incarcerato e il film vedrà un completo ribaltamento.
Inizia la seconda parte del film.

Alex da carnefice diventa vittima: prima della polizia e dei suoi metodi brutali, poi dell’assistente sociale che arriverà a sputargli in faccia, poi dal sistema carcerario, poi terrorizzato dai racconti del parroco.
Poi verrà strumentalizzato dalla politica (ministro degli interni), poi i drughi diventeranno poliziotti e lo linceranno, il barbone dell’inizio del film lo ritroverà e lo picchierà insieme ad altri vagabondi, poi lo scrittore cercherà anch’egli di strumentalizzarlo e di suicidarlo (è questa l’altra scena dove Kubrick usa la soggettiva, lanciando la telecamera dalla finestra, per simulare il tentato suicidio di Alex).



Alla fine, a nulla sarà servita la cura Ludovico, Alex tornerà ad essere quello di prima, una “arancia a orologeria”.
La violenza è quindi elevata a SISTEMA (e non è in alcun modo eliminabile, è al più sostituibile, con uso di nuova violenza), ecco cosa ci fa osservare Kubrick. Ecco dimostrato il teorema.


Non c’è nessuna morale, Alex non è ne il male ne il bene, è quella arancia meccanica che secondo Burgess viene caricata e mossa, ora in una direzione, ora nell’altra: è un manichino nelle mani degli uomini/dei, il cui libero arbitrio viene “giocato”. Alex non è portatore di nessun valore, ma non è nemmeno portatore di alcun anti-valore.
Questa sua duttilità concettuale (di Alex), si tradusse anche sul piano reale: Malcom Mcdowell (l’attore che interpreta Alex) si prestò a tutto per girare il film, e si ruppe una costola oltre che subire complicazioni alle cornee.

Alex non è un ragazzo in rivolta, non è un ragazzo con problemi di infanzia, non è un ragazzo “cattivo” per reazione.
Alex è solo ed esclusivamente una “arancia ad orologeria”.