· L’uomo indebitato a rischio e il creditore senza rischio
Il passaggio
dalla regolamentazione industriale a quella finanziaria ha segnato la perdita
di rilevanza della produzione e quindi del lavoro. La creazione di ricchezza
attraverso la stampa di denaro e la sua relativa attribuzione rappresenta una
nuova forma di sottomissione attraverso il debito finanziario.
Le due
classi sociali che si stanno delineando sono rappresentate da individui
indebitati a rischio per la sopravvivenza e individui creditori senza rischio.
Una struttura piramidale con un corpo formato da uomini indebitati alla base e
creditori senza rischio al vertice.
Sugli uomini
indebitati e sul debito come forma di schiavitù ormai abbiamo già letto tutto e
non rappresenta certo una scoperta. Mi sembra invece interessante soffermarsi
sulla figura del creditore senza rischio. Il pensiero comune è che anche il
creditore possa correre il rischio di perdere il suo investimento nel caso non
venga ripagato.
Lo shock finanziario del 2008 ha invece dimostrato come
questa idea sia sbagliata.
La grande
novità di quest’ultima crisi finanziaria risiede proprio nell’avere mostrato a
tutti in maniera palese e senza precedenti che gli agenti creatori di questa
ricchezza infinita non possono perdere, il sogno non può essere messo in
discussione, il banco vince sempre.
Con i primi
derivati sul credito si separa il rischio dal credito e si vendono entrambi a
clienti diversi.
E’ così possibile concedere credito senza un rischio diretto.
Il rapporto biunivoco creditore – debitore viene così scardinato a favore di
una nuova forma triangolare, creditore – debitore – acquirente del rischio.
Oggi gli
agenti sono appunto tre, Mercato - Stato
– Cittadini. Il Mercato è il creditore,
lo Stato è il debitore e i Cittadini sono gli inconsapevoli acquirenti del
rischio.
Quando e
come nascono i derivati sul credito ?
leggi anche: chi è Blythe Masters
Giugno 1994 Boca Raton
Florida. L'intero gruppo di lavoro del Credit Portfolio e Credit Policy and
Strategy di J.P. Morgan è in vacanza premio in un lussuoso resort 5
stelle. Sono tutti ragazzi e ragazze tra i 20 e 30 anni, inglesi e
statunitensi, fanno festa e lavorano duro. La vacanza sembra molto
innocente come quelle che qualsiasi azienda puo' far vivere ai propri
dipendenti. Qualche drink, sole, piscina, flirt e lavoro. Il budget di spesa
concesso a questo gruppo di “menti creative” non ha limite per questo week
end. Il vertice di J.P. Morgan ha mandato questi ragazzi a rilassarsi
perché vuole persone in grado di pensare “out of the box”, fuori dagli schemi.
Devono risolvere il problema che tormenta ogni Banca dalla notte dei tempi.
Devono ridurre i rischi.
Il punto è che le banche
trovano nei loro rischi un limite all'espansione, più capitale devono tenere
“fermo” a garanzia per possibili rischi e meno possono concederne in prestito.
Si hanno pensieri giudiziosi e si cerca come gestire questi rischi non per il
solo interesse della banca rappresentata ma anche per quello dell'intero
sistema finanziario.
Dopo giorni di meeting le conclusioni alle quali
giungono sono:
- vendere direttamente i propri prestiti,
- separare il rischio dal prestito.
- vendere direttamente i propri prestiti,
- separare il rischio dal prestito.
Ovvero vendere a terzi il rischio che ogni linea di credito
concessa comporta. Separare, dal prestito stesso, il rischio che questo possa
non essere ripagato. Ecco il “drive” che spinge il gruppo di lavoro a
creare i primi CDS (Credit Default Swaps, quelli che Warren Buffet in seguito
chiamerà “armi di distruzione di massa”). Un tipo di derivato che assicura un prestito dal suo possibile default (sofferenza).
Questo momento
rappresenta l'introduzione di un concetto totalmente nuovo nel mondo
finanziario, storicamente i derivati rappresentavano la possibilità di
“scommettere” sul futuro valore di qualcosa (Es. Future sul Grano). Per molti
anni gli agricoltori hanno utilizzato questi derivati per proteggersi “hedge”
dalle fluttuazioni dei prezzi. Non solo agricoltura ma anche valute,
energetici, metalli preziosi e tutte le commodities che possiate immaginare. Ma
mai sui crediti. Così il gruppo di J.P. Morgan, partendo dall'idea di questi
derivati sul mercato della commodities, applica lo stesso sistema ai Crediti
con l'illusione di poter rendere il sistema Bancario (finanziario) più sicuro.
Il primo Credit Default Swap della storia è stato
strutturato dalla Signora Blythe Master tra J.P Morgan e Exxon.
Exxon era un cliente
della Banca e la Banca aveva un'esposizione creditizia nei suoi
confronti. Nel 1989 una petroliera Exxon in navigazione lungo le coste
dell'Alaska ha un incidente e perde in mare circa 11 milioni di galloni di
petrolio 1/5 dell'intero carico. Questo disastro conosciuto come l'Exxon
Valdez Oil Spill, resterà il maggior disastro ambientale in
acque Statunitensi di sempre fino al 2010 quando la stazione Bp Deep
Water Horizon nel Golfo del Messico riuscirà a fare meglio. (Ancora meglio di
questi due disastri a livello mondiale sono solo i pozzi incendiati in Kuwait
da Saddam…). Nel Novembre del 1994 un giudice di Anchorage
(cittadina dell'Alaska meridionale con 292.000 anime) condanna nel
caso Baker Vs Exxon quest'ultima ad un risarcimento di 287 milioni $ per danni
diretti (actual damages) e a 5 bln $ per danni indiretti (punitive
damages). Exxon nel panico chiede ed ottiene una lettera di credito da 4,8 bln
$ da J.P. Morgan mettendo quest'ultima nel panico. J.P. Morgan secondo le
regole per le riserve bancarie del tempo (Basilea 1) avrebbe dovuto “congelare”
l'8% del credito concesso (circa 384 mln $) oltre al rischio in caso di mancato
pagamento da parte di Exxon per l'intera somma. Così la Sig.ra Masters cerca
qualcuno che possa essere interessato ad acquistare il rischio collegato a
questo prestito consentendo a J.P. di “liberare” il capitale a riserva.
Lo trova a Londra, la
European Bank for Reconstruction and Development o EBRD.
Jp Morgan avrebbe quindi
pagato un quid mensile (una specie di polizza assicurativa) a EBRD per
essersi presa carico di questo rischio. In questo modo il
rischio viene spostato dai bilanci Jp concedendo alla banca piu'
capitale per nuovi prestiti. Un Innovazione Finanziaria senza precedenti
che permette alle Banche di “aggirare” il limite delle riserve di capitale
richieste. Così questo capitale di riserva contro il rischio si riduce ed
esponenzialmente aumentano i prestiti. I derivati sul
credito permettono alle aziende, istituzioni finanziarie e governi di
“vendere” i rischi nei confronti dei quali non vogliono essere esposti e farne
dei nuovi. Questo è solo l'inizio della festa., Jp Morgan ha trovato un
filone d'oro e l'ufficio Derivati sul Credito diventa sempre più grande ed
importante.
Il passo successivo è
quello di poter vendere derivati non piu' tra la banca e una sola entita' ma di
unire i rischi di più clienti insieme, creare un Portfolio di clienti esposti
nei confronti della banca e scaricare i rischi dai libri contabili a terzi.
In questo primo portfolio
Jp Morgan inserisce 360 nomi di aziende private e vende un CDS che tutela Jp da
una possibile sofferenza di queste 360 ditte. Sembra una pazzia che qualcuno
possa comprare un prodotto del genere ma bisogna pensare che durante la vendita
la sola presentazioni di queste 360 ditte avrebbe messo tranquillo qualunque
cliente. Si tratta di alcuni tra i più importanti nomi e brand mondiali.
Inoltre la spiegazione tecnica di questi strumenti di ingegneria
finanziaria è piuttosto complicata e il messaggio di vendita che venive passato
era del tipo “Ti permetto di Investire nel Portafoglio clienti Jp Morgan,
abbiamo fatto un sacco di lavoro e di Due Diligence per metterlo insieme e tu
hai la possibilita' di trovarlo gia' pronto”. Sulla difficolta' e la mancata
comprensione di questi strumenti si è parlato molto. Satyatjit Das che ha
lavorato nell'industria dei derivati per 20 anni stipulando contratti anche con
Governi ha scritto che meno di un 15% (forse ancora meno…) dei
clienti capiva realmente il funzionamento di questi strumenti.
La banca divide
poi questo Portfolio in Tranches di solito due o tre livelli come A, B o C
dal meno al più rischioso, permettendo all'Investitore di scegliere quanto
rischio desiderava acquistare. Questi agglomerati di rischio divisi in tranches
vengono chiamati Synthetic CDO (Collateralized Debt Obligations).
L'espansione e la richiesta di questi prodotti è immediata, si
passa quindi alla creazione di un vero e proprio mercato non regolamentato (Otc
Over The Counter) dove poter vendere/acquistare questi rischi su
portafogli clienti di proprietà o anche di altri con i quali non
si ha alcun rapporto diretto…
La macchia d'olio di
questi prestiti ”senza rischio” così come la perdita della petroliera
Exxon si è estesa dal 52° piano di un grattacielo di Midtown New-York fino al
più piccolo costruttore immobiliare di provincia.
Oggi siamo nella posizione di chi inizia a realizzare come
questi rischi su crediti siano stati solo “spostati” ma mai estinti. O, come
direbbe mio Nonno sintetizzando il racconto, “Il Diavolo fa la pentola ma non
il coperchio”. Ora è arrivato il conto, il sistema bancario è
tecnicamente fallito i Governi si sono presi carico di questo fallimento e
stanno passando sui cittadini il conto finale,senza aver cambiato le regole del gioco.
Con la creazione di
questo mercato, quel gruppo di ragazzi in vacanza in Florida aveva appena
scritto una pagina di Storia Bancaria che non dimenticheremo.
Link:Parte 1