La più grande diseguaglianza economica mai vista (è sotto i nostri occhi già oggi, leggi:ineguaglianza esplosiva) e ad un conseguente considerevole numero di rivolte/rivoluzioni sociali.
L'idea idiota, dei globalizzatori ad mortem, è che il capitale senza confini possa raggiungere più facilmente gli angoli remoti, creare maggiore benessere, e offrire maggiori possibilità. Queste teorie sono la base del mortorio che ci circonda.
Vengono definite NEO-LIBERISTE, ovviamente di liberismo hanno molto poco.
Infatti, il capitale viene creato da banche centrali che si arrogano il potere divino di stamparlo a nostro debito. Ma attenzione, e qui sta il trucco oligarchico e non liberista, se per caso le cose si mettono male LORO NON POSSONO FALLIRE.
Nel vero liberismo economico non esiste il concetto di INFALLIBILITA'.
La verità è che il capitale senza confini, ma con un controllo preciso, tende ad accentrarsi, a proteggersi. I soldi vanno dai soldi e si avvicinano tendenzialmente alla sorgente generatrice (banche centrali, finanza).
Le forze economiche stanno costituendo un unico mondo e ad un livello inferiore un'unica società politica. Le nazioni partecipano alla governance globale secondo la loro potenza economica che è coestensiva dei loro diritti. L'ordine globale è mantenuto da un cabinetto informale costituito dalle nazioni economicamente più potenti. E' la logica del mercato a cui questo nuovo ordine mondiale viene subordinato.
Tutto perfetto se non fosse che il mercato, come un grande casinò, è un gioco truccato (leggi anche: il mondo è un gioco truccato)
Diamo un'occhiata all'elenco delle rivolte dal 2010 ad oggi (post crash 2008)....
- 2010: Riots in Bangkok by the National United Front of Democracy Against Dictatorship.
- 2010: Second Kyrgyz Revolution leads to the ousting of President Kurmanbek Bakiyev.
- 2010–2012: Greek protests against austerity measures.
- 2010–2012: Arab Spring:
- The Tunisian revolution forces President Zine El Abidine Ben Ali to resign and flee the country, and sets free elections.
- The 2011 Egyptian revolution brings down the regime of President Hosni Mubarak.
- In the Libyan civil war rebel forces gradually take control of the country, and kill the leader Muammar Gaddafi.
- Post-civil war violence in Libya (ongoing)
- Syrian civil war (ongoing)
- 2010–2012 Algerian protests
- Bahraini uprising (ongoing)
- 2011 Iraqi protests
- 2011 Jordanian protests
- 2011–2012 Moroccan protests
- 2011 Omani protests
- The 2011 Yemeni revolution leads to the eventual resignation of Ali Abdullah Saleh as President of Yemen.
- 2011–2012 Iranian protests
- 2011–2013 Spanish protests
- 2011-2012 Maldives political crisis: Public protests and police mutiny lead to resignation of President Mohammed Nasheed
- 2012 Tuareg rebellion
- Central African Republic conflict (2012–present)–François Bozizé, president of the Central African Republic, is overthrown by the rebel coalition Seleka, led by Michel Djotodia.
- 2013 Eritrean Army mutiny
- 2013 protests in Turkey
- 2013 protests in Brazil
- Aftermath of the 2013 Egyptian coup d'état large protests and sit-ins of supporters of the deposed president Mohamed Morsi were based at Rabaa Al-Adawiya and El-Nahda square.
- 2013 South Sudanese political crisis
- 2013-2014: Euromaidan rebellion in Ukraine.
- 2014 unrest in Bosnia and Herzegovina
... e questo è solo l'inizio.