Inside Llewyn Davis: Ottimo lavoro dei fratelli Coen. Sceneggiatura e interpretazioni di alto livello. Vincitore del gran premio della giuria a Cannes 2013. Il film è una romanzata ipotetica storia di una porzione di vita del cantautore folk, Dave van Ronk. Un'artista che sul finire degli anni '50, (insieme a Eric Von Schmidt, Cisco Houston, Oscar Brand, Jack Elliot ecc) ha portato al Greenwich Village l'ondata di revival folk culminata con Bob Dylan &co.
La figura che ne viene ritratta è quella di un'artista incapace di compromettersi in qualsiasi modo. Un perdente. O ancora peggio, qualcuno che potrebbe farcela ma sembra mettersi d'impegno per fallire. Finendo col diventare il primo e più grande problema per se stesso. Interessante la profondità con la quale viene trattato il tema della sconfitta da parte dei fratelli Coen.
In una società moderna (quella americana in primis) che esalta di continuo la vittoria, presentare la storia di un fallito non è certo semplice (è molto più facile fare wolf of wall street;). Ma cos'è il fallimento se non l'ultima e definitiva condizione umana ? In fondo siamo nati per morire, lasciare tutto quello che "possediamo" e quindi uscire sconfitti nei confronti della vita stessa. Da qui deriva l'ossessione continua per l'accumulo di cose e persone (consumismo) e l'ossessione per la vittoria ad ogni costo. Il successo è allora nuotare contro una corrente che alla fine avrà sempre e comunque il sopravvento ? L'artista è spesso sconfitto forse perchè la sua sensibilità conosce qualcosa che noi non sappiamo ? o forse accetta qualcosa che noi semplicemente ignoriamo ? Allo spettatore le proprie considerazioni.
Ottimo il personaggio di Carey Mulligan (il grande gatsby) che con grande forza cerca di "ri-animare" il cuore di un'artista che ha smesso di battere per non soffrire.
Voto:8
(da notare il nome del gatto ...;)