venerdì 14 marzo 2014

Il punto di vista di Mosca

Di seguito, un interessante articolo apparso sul "Moscow Times"



A cura di Sergei Markov 
(direttore degli studi politici)

Oggi, come conseguenza della crisi Ucraina, le relazioni tra Usa e Russia sono al loro punto più basso dall'invasione dell'Afghanistan del 1979 o quella Cecoslovacca del 1969, o forse dalla crisi dei missili di Cuba.
La crisi della Crimea, cominciata come una schermaglia tra l'autorità di Kiev e le forze di opposizione, si è trasformata in un tentativo di rovesciare il presidente Viktor Yanukovich con l'appoggio degli Usa e dell'Unione Europea.
La crisi è aumentata d'intensità fino ad arrivare ad uno scontro tra Usa e Russia dopo che l'occidente ha appoggiato il colpo di stato, mentendo e violando l'accordo del 21 febbraio quando ha riconosciuto la nuova illegittima formazione di governo.


Questo conflitto potrebbe accendere una nuova guerra fredda, qualcosa che non avrei mai ritenuto possibile in tempi moderni. Pensavo che una nuova guerra fredda sarebbe stata radicata da differenze ideologiche. Invece, Mosca e Washington hanno miliardi di dollari di interessi economici in ballo, e questa guerra fredda è Geopolitica non Ideologica.

Mosca non vede la rivoluzione Ucraina come un tentativo di creare una società più legale o democratica. Invece, lo vede come un evento per metter Kiev e l'Ucraina contro la Russia. Il nuovo governo rappresenta una minoranza della popolazione e vuole sopprimere la maggioranza filo-russa e violare il loro diritto di rappresentazione con l'elezioni del 25 maggio.
Ancora di più, il presidente Obama e il cancelliere Angela Merkel hanno ingannato il presidente Vladimir Putin persuadendolo di convincere Yanukovich a non utilizzare la forza, firmando l'accordo del 21 febbraio che poi non hanno mantenuto. Hanno poi voluto che Mosca accettasse la nuova realtà Ucraina. Ma perchè Mosca dovrebbe accettare questa realtà quando è dettata contro la Russia, la democrazia e i diritti umani  ?

Cos'ha fatto la Russia per diventare il centro di tanta animosità ? E' perchè ha impedito all'occidente di bombardare la Siria ? Perchè ha persuaso Yanukovich a non firmare il trattato Ue ? Queste sarebbero futili ragioni per iniziare una nuova guerra fredda.

Sembra che all'occidente semplicemente non piaccia Putin. Putin è un ostacolo immenso verso l'egemonia economica globale. Solo per questa ragione deve essere distrutto. Nessuno a Mosca dubita che quanto accaduto in Ucraina sarà ripetuto qui fra 2 o 3 anni. Senza Putin saranno pochissimi i Leader mondiali con il potere ed il coraggio di alzarsi in piedi di fronte a Washington. Quando questo accadrà il mondo intero dovrà accettare la nuova realtà.

La Russia non è in Crimea per espandere il proprio territorio ma per contrastare l'immenso potere e le istituzioni finanziarie di New York e Londra. Washington vorrebbe caratterizzare questo conflitto come uno scontro tra Mosca e Kiev, forzando la Russia verso una negoziazione con un governo illegittimo, determinato a distruggere la maggioranza filo-russa in Ucraina.

Ad ogni modo, tutti capiscono che questa partita è Mosca contro Washington e che queste due devono trovare una soluzione. La questione non è la Crimea, ma quale realtà le parti sono disposte ad accettare. Deve Mosca accettare l'umiliazione, la sottomissione ed un possibile rovesciamento di Putin ? O dovrà Washington accettare il fatto che non può imporre le sue volontà su tutti ? Entrambe le parti non ammetteranno mai le loro debolezze ed è molto facile che questa situazione si trasformi in una guerra fredda geopolitica.
L'occidente colpirà la Russia con sanzioni economiche per mettere pressione agli oligarchi e formare una quinta colonna, proprio come ha fatto in Ucraina. Per evitare questo Mosca dovrà costringere gli Oligarchi a riportare i loro Asset in Russia.
Se l'occidente vincerà questa battaglia geopolitica, installerà un governo pro-washington a Mosca che potrebbe portare alla disintegrazione della Russia. La Siberia, il Caucaso chiederannno l'indipendenza, e le risorse di gas e petrolio nazionali saranno trasferite dal governo alle multinazionali.
E' però possibile che la Russia resista, riusciendo a compiere la sua storica missione di ultimo blocco contro la dominazione globale disegnata dalla finanza internazionale.

Proprio come la Russia fermò Hitler nel 20° secolo, Napoleone nel 19° e Federico il grande nel 18°, fermerà Washington nel 21°. Non c'è niente di personale, è solo business. La Russia ha la sua missione da compiere.
Se una guerra geopolitica dovesse scoppiare è molto probabile che si cerchi di trasformarla anche in una ideologica. Un recente sondaggio mostra che l'80% dei cittadini Tedeschi simpatizza per la Russia e solo un'8% è favorevole alle sanzioni. La parte più intellettuale dei social network online è in completa rivolta contro la faziosità della stampa e dei media Mainstream che cercano in tutti i modi di demonizzare Putin senza alcuna oggettività.
L'Europa è sicuramente il continente che più avrebbe da perdere da una nuova guerra fredda. E' il momento per i Leader Europei di uscire allo scoperto.

Il modo per uscire da questo stallo è chiaro: L'Ucraina deve diventare uno stato neutrale con un governo democratico. Deve garantire uguaglianza ai cittadini Ucraini e filo-russi e adottare una forma di federalismo che permetta ad entrambe le lingue di essere considerate ufficiali.