Michelangelo: Crocifissione per Vittoria Colonna (1545) |
All’interno
del pensiero mi ritrovo a correre verso l’uscita. Le domande senza risposta
iniziano a pesare. L'immaginazione e la capacità di astrazione ti hanno portato
fino a qui.
Ma è veramente il caso di sprecare la vita vivendo un'illusione. Siete liberi, liberi con l’unico obbligo di mostrarvi come le immagini che vi vengono mostrate.
Salvare l’apparenza in un’epoca di falsità sociale assoluta è ancora più facile
attraverso la tecnologia. Gli amici virtuali possono gratificare con un click senza disturbare troppo il vostro spazio con invasioni non gradite e non
tollerate.
Un percorso lastricato di cose non dette, le uniche che contano. Le regole implicite, gli sguardi e i gesti che contano più delle parole. Anche la fantasia non riesce a parlare, corre troppo veloce, ma se potesse farlo nel suo tempo reale, chissà cosa direbbe.
Forse allora,
adesso posso anche alzarmi dalla sedia e riprendere la mia vita allontanandomi
da qui. Il nostro edonismo ci distrugge. Il bisogno di sapere che ci sei non perché
mi importi qualcosa di te. Ma solo perché voglio essere desiderato. Ogni
racconto o spiegazione che fai della tua vita è solo un accumulo di bugie. Ogni
auto-giustificazione o auto-indulgenza è patetica. Prima o poi farai i conti
con il fatto che la tua vita non l’hai nemmeno capita.
(Michele Rovatti)