Her: Siamo nel 2025 e la trama è quella di uno scrittore di lettere d'amore su commissione che, dopo un matrimonio andato male, finisce con l'innamorarsi di un super sistema operativo appena entrato in commercio.
Il regista Spike Jones (craetore di numerosi contenuti per Mtv tra cui vari videoclip e la serie Jackass) cerca, come ha sempre fatto, di guardare avanti e di mostrare ai giovani il loro futuro in maniera molto realistica e mai troppo distante dal presente. La prima parte del film (40 minuti) è nettamente meglio del resto che diventa quasi noioso e in alcuni punti grottesco.
Film interessante, sceneggiatura originale molto bella (unico oscar vinto delle 5 nominations). Particolarmente creativo e profondo è lo sviluppo del sistema operativo non solo in base al classico concetto di intelligenza artificiale, ma anche in base al possesso e comprensione dell'intuizione (filosofia di Bergson).
Colonna sonora degli Arcade Fire e Owen Pallet presente nei momenti giusti. Joaquin Phoenix al limite della credibilità. La voce di Scarlett Johansson (impersona il sistema operativo) è invece impeccabile.
La storia non è altro che l'ennesima variante di Frankenstein dove il dottore, caduto in un trauma psicologico per la morte della madre, sogna la creazione di un essere umano più intelligente dotato di salute perfetta e lunga vita.
Il problema di questa pellicola è che, proprio come Frankenstein, fa paura. Direi che "Her" sia in realtà un film Horror mascherato da "Romantic Drama". Soprattutto quando ad ogni spettatore viene il dubbio che una relazione del genere potrebbe essere utile...
Voto 5