lunedì 5 maggio 2014

La case di periferia


Le case di periferia
Nei pomeriggi autunnali privi di sole il Signor Cogito ama visitare i quartieri sporchi della periferia. Non esiste – dice – fonte più pura di malinconia.


Case di periferia dalle finestre cerchiate
case che tossiscono piano
brividi dell’intonaco
case dai capelli radi
il colorito malaticcio
solo i comignoli sognano
un esile lamento
giunge fino al margine del bosco
sulla sponda d’una grande acqua
vorrei inventarvi dei nomi
riempirvi del profumo dell’India
del fuoco del Bosforo
del brusio delle cascate
case di periferia dalle tempie incavate
case che masticano una crosta di pane
fredde come il sogno d’un paralitico
con scale che sono una palma di polvere
case eternamente in vendita
locande di sventura
case che non sono mai state a teatro
topi delle case di periferia
conducetele sulla sponda dell’oceano
che siedano sulla sabbia calda
che guardino la notte tropicale
che l’onda le premi con scrosci d’applausi
come si addice solo alle vite sprecate
(Zbigniew Herbert)