lunedì 2 giugno 2014

Draghi ha in mano le speranze Italiane ?

Giovedì 5 giugno si terrà il prossimo meeting della Bce. Il continente attende le parole di Mario Draghi per capire se riuscirà o meno a "fregare" i Tedeschi con il gioco delle tre carte o se le sue mani saranno ancora ben legate alla Bundesbank.

Draghi (messo dov'è da Berlusconi) è l'unica flebile speranza per i paesi poveri del continente che stanno morendo piano piano stretti in una doppia morsa letale. Aumento della pressione fiscale, riduzione dei crediti. Manca la liquidità e la Bce non può, seguendo il suo mandato, monetizzare il debito (stampare denaro) come la Fed o la Boe.

Il buon Mario ha cercato di inventarsi ogni tipo di escamotage per aggirare questi vincoli di mandato (Ltro, Omt ecc ecc) ma niente sembra funzionare, le banche continuano a prendere soldi all'1% dalla Bce ma poi li utilizzano per l'acquisto dei titoli di stato in un carry trading con utile certo e in un circolo vizioso che serve a mantenere artificiosamente basso lo spread.

Gli euro non arrivano alle imprese e ai privati.

Leggiamo le previsioni di Nomura su cosa dirà Draghi giovedì prossimo:

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Al 90% tutti concordi che taglierà il tasso refi (tasso per le operazioni di rifinanziamento). Al 10% che riuscirà a fare quello che viene fatto negli Stati Uniti (QE o monetizzazione del debito diretta o stampare denaro).

La Francese SocGen non si aspetta nessun miglioramento per l'economia reale dalle dichiarazioni e azioni di Draghi,  secondo la finanziaria Parigina la politica Europea dovrebbe allontanarsi dall'austerità (guida Tedesca) e iniziare serie di riforme strutturali (unione fiscale e politica).  I progressi di queste riforme sono troppo lenti in relazione all'energia utilizzata dai politici nel prometterle. E questo non fa ben sperare.

"We do not expect the 5 June measures to deliver a significant impulse to the real economy. Should euro area policy makers step back further from austerity, this would lift the economy in the short-term. Ultimately, however, the euro area needs deep structural reform. For all the energetic talk and many promises, actual progress on this front remains all too slow.

Chissà se gli Italiani ignoranti (un pò per colpa loro e un pò perchè il servizio d'informazione è osceno) capiranno che il voto alle Europee andava dato agli Euroscettici anche per poter aumentare il peso contrattuale di Draghi nei confronti di Berlino?