L'evoluzione della guerra è l'evoluzione delle specie umana. Gli stadi della guerra si possono dividere principalmente in 4 fasi. La guerra animale guidata dalla psicologia, la guerra primitiva guidata dalla sociologia, quella "civilizzata" guidata dalle leggi internazionali e quella moderna guidata dalla scienza e operata dalla tecnica.
STAGE | CAUSATION AGENT | EXPLANATORY DISCIPLINE |
---|---|---|
Animal Warfare | Indistinct | Psychology |
Primitive Warfare | Society | Sociology |
Civilized Warfare | Int'l System | Int'l Law |
Modern Warfare | Technology | Science |
In questo momento ci stiamo spostando dalla guerra "civilizzata" / "moderna" verso una nuova fase post-moderna che vedrà la scienza e la tecnologia sempre più libere ed autonome in relazione alle legislazioni e ai sistemi internazionali. Il passaggio dalla guerra animale a quella primitiva si ha con l'abilità dell'uomo di creare città e ambienti sociali, il passaggio a quella "civile" si ha con l'evoluzione del linguaggio e delle capacità di comunicazione. La trasformazione post-moderna è invece data da una sempre minore influenza da parte del linguaggio rispetto ai numeri, alle macchine e alla tecnica.
La guerra post-moderna cambierà il modo di fare politica ed in particolare la politica estera. Il principale limite all'utilizzo della forza da parte della politica è dato dalla perdita di consenso interna causata dalle vittime. La robotizzazione degli strumenti bellici coinciderà con una drastica riduzione di perdite umane da parte di chi possiede la tecnica più evoluta. Sarà molto più facile per la diplomazia giustificare delle azioni di guerra per preservare e controllare aree geopoliticamente ed economicamente strategiche.
La distruzione e lo smantellamento degli Stati Nazione (Unione Europe, Alleanza Atlantica ecc ecc) coincide con la creazione di un'ordine internazionale unico. La guerra in Iraq, e il relativo pastrocchio, sarà uno degli ultimi esempi di conflitto moderno (causato da motivazioni economico numeriche ma "giustificato" dalla legislazione internazionale) con l'utilizzo di fanteria a terra. La Libia idem. Nella guerra post-moderna sarà molto più semplice e immediato inviare e utilizzare strumenti tecnici (droni, robot) in grado di difendere e proteggere solo gli obiettivi di interesse strategico economico o geopolitico (nel caso di Iraq e Libia le infrastrutture e giacimenti petroliferi).
La capacità di poter generare e rilasciare potenza ed energia non derivante da muscoli umani o animali ma tecnologici coinciderà una maggiore inclinazione e tendenza all'utilizzo della forza.
Uno stato di guerra permanente, a difesa degli interessi della globalizzazione, sarà il nuovo paradigma di normalità del futuro.