mercoledì 4 giugno 2014

Review: Via da Las Vegas

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Film del 1995 del regista inglese Mike Figgis. Questo dramma romantico è estremamente potente, come spesso accade per le cose vere. Lo scrittore John O'brien, autore del romanzo dal quale è stata ricavata la sceneggiatura, si è suicidato a soli 34 anni due settimane dopo l'inzio delle riprese. Via da Las Vegas è stato scritto non pensando ad un romanzo fittizio ma come un vero e proprio testamento semi-autobiografico. Ottimi gli attori e la regia. Elisabeth Shue è anche meglio di Nicolas Cage, peccato non sia riuscita a vincere l'oscar che quell'anno (1995) andò a Susan Sarandon per Dead man walking.



Nel complesso bel film (e sceneggiatura) su due anime che hanno perso il completo controllo dei loro corpi e delle loro vite. Il protagonista assapora il paradosso per cui l'accettazione della negazione è il principio dell'attuazione, o più semplicemente, inizia a vivere quando decide di morire.

Interessante la colonna sonora scritta direttamenta da Figgis. Pessimo invece l'utilizzo di Sting, tra tutti i grandi jazzisti dannati e veri che poteva pescare ha preso un cantante pop, posh e glamour che arriva al limite del ridicolo quando canta il Jazz (è più credibile George Michael in quel ruolo, ed è tutto dire).

Voto 7