Premetto di non essere iscritto o militante per nessun partito o movimento, mi limito qui ad alcune considerazioni di carattere logico/sociale.
Ho spesso scritto di come i problemi politici di questo paese non siano imputabili alla classe politica/dirigente ma all'elettorato, ogni giorno e dopo ogni scandalo (mafiacapitale, mose, expo, ecc ecc) non trovo che conferme alla mia tesi.
Gli elettori Italiani (ma non solo) trattano ed identificano la res publica come una "cosa" estremamente lontana ed applicano in cabina elettorale un metro di giudizio che non utilizzerebbero mai nella loro vita privata.
Un piccolo esempio per chiarire meglio il concetto:
Es:
Ipotizziamo di trovarci ad una cena e di dovere consegnare 100 € ad uno dei commensali presenti a tavola, prima di entrare nella sala veniamo informati che tutti i banchettanti, tranne uno, sono stati coinvolti in episodi di corruzione.
A chi daremmo i nostri 100 € ?
Se fossimo in ambito privato nessuno di noi avrebbe dei dubbi, ma quando si tratta di politica una valanga di altri fattori sembrano entrare in gioco e impedirci di mantenere la scelta al livello logico/deduttivo più semplice possibile. Traducendo in ambito politico il commensale onesto è oggi l'M5S (più altre liste minori), in crollo verticale nei sondaggi rispetto a tutti gli altri partiti.
Quando una cosa sembra non funzionare nella vita privata di ognuno di noi, la tendenza naturale dell'istinto di conservazione ci spinge al cambiamento, lo stesso non sembra accadere in cabina elettorale dove i cittadini seguono un rituale, al quale sono stati ormai assefuatti, che li vede non cambiare mai se non nell'intensità e volume del lamento.
Continuare ad appoggiare Pd, Pdl, Lega&co e NON cambiare di fronte ad una situazione del genere è una follia spiegabile solo con la PAURA del cambiamento da parte di un popolo (la storia moderna lo insegna) notoriamente vigliacco.
Il problema non è la politica, il problema siamo noi.