giovedì 8 gennaio 2015

Riflessioni sull'assalto al giornale Charlie Hebdo



A ventiquattro ore circa dall'attacco terroristico di ieri possiamo trarre alcune conclusioni sui fatti avvenuti.
Dispiace dirlo ma i terroristi hanno ottenuto il loro scopo, quello di incutere terrore e poco importa se ora moriranno a loro volta o verranno incarcerati a vita.


Nonostante le pecore si siano messe tutte in gregge a belare #JesuisCharlie la verità è che gli occidentali pronti a fare satira su Allah&co ci penseranno due o più volte perchè, citando Bakunin, nessuno vuole essere seppellito da una risata.

I Cristiani, per definizione pecore al seguito del pastore, hanno oggi più paura di ieri, i Cristiani Europei ancora di più perchè sanno di appartenere ad un continente destinato all'Islam.
I Cristiani Americani sono lontani e a differenza nostra non sono composti da sole pecore ma anche, citando American Sniper, da lupi e cani pronti a difendere il gregge.
La citazione al libro di Chris Kyle, e recente film di Clint Eastwood, calza a pennello perchè anche il protagonista di quella storia è un'estremista.
Il credo Dio, Patria e Famiglia è così saldo e solido nella sua mente da renderlo quasi invincibile e la pellicola, in perfetto stile propagandistico made in Usa, serve proprio a preparare la prossima ondata di soldati a questa guerra continua solidificando nelle loro menti la stessa spinta assolutistica che caratterizza il loro nemico e l'estremismo di matrice Islamica.

I terroristi hanno vinto quindi, ma c'è un grande sconfitto in questa ennesima follia.

Il grande sconfitto è l'Islam, una religione senza guida certa, senza strada, senza capo, libera ed aperta a qualsiasi interpretazione che non riesce a convincere il resto del mondo della sua innocenza.

Una religione che oggi, ancora più di ieri, verrà associata e percepita come una fede violenta da oltre sei miliardi di persone ricordandoci quanto sia piccolo l'uomo che uccide in nome di Dio.

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