Quello a cui stiamo assistendo è una rapida escalation verso
l’Israelizzazione dell’occidente.
Il conflitto viene portato oltre i confini medio-orientali,
in tutto l’occidente, attraverso il massiccio bombardamento mediatico della
propaganda Jihadista.
Israele ha un ruolo di primo piano nella volontà di
estensione del conflitto e nella ricerca di non più sola sensibilizzazione ma
azione nei confronti delle minacce affrontate dai suoi cittadini ogni giorno
nella loro terra natale.
Immaginate di avere un vicino di casa che vi rompe molto le
scatole.
Agli altri piani vivono altri condomini che però non sono
infastiditi direttamente da questo chiassoso coinquilino che, trovandosi sul
vostro pianerottolo, disturba solo voi.
Volete proprio farlo smettere ma da soli non potete
cacciarlo, quale vi sembrerebbe allora la soluzione migliore ?
Risposta Esatta.
Attenzione quindi, quando venite tirati all’interno di un
conflitto a cercare di capire chi vi vuole partecipi e perché. In questo ed in
relazione all’Isis non dimenticate che nessun guerrigliero Jihadista ha
attraversato il mare e che tutti gli attentati dei lupi solitari sono stati
detonati dai media e dalla televisione. Quindi se volete vendicarvi potreste
rompere la Tv di casa perché è lì che si trova il nemico e il terrore che
vogliono voi proviate, il terrore con cui vi martellano incessantemente da
quattordici anni, la famosa “war on terror”.
Il potere Ebraico su scala globale non è proprio
indifferente.
Loro è la finanza e loro è il controllo sui media, dal
cinema alle principali emittenti radiotelevisive.
In ogni caso la finanza basta e avanza perché quando di una
qualsiasi ditta (o Stato) controlli il debito (e l’emissione di moneta),
controlli anche il suo bilancio e il suo destino.
Loro, da bravi cambiavalute millenari, lo hanno imparato
bene.
Gli Ebrei hanno una religiosità molto
discutibile, quasi pagana, in quanto sono loro ad avere eretto e propagandato
come Dio in terra il denaro.
Tale e tanta è la loro influenza che hanno spinto anche due
miliardi di Cristiani a condividere con loro l’amore assoluto e totale nei
confronti del Dio denaro, un vero e proprio feticcio al quale è stato concesso
potere di vita e di morte, di uso e abuso sugli altri esseri umani. Gli Ebrei
si sono in un certo qual modo liberati ed emancipati dalla religiosità attraverso il denaro
mentre i Cristiani li stanno seguendo sulla stessa strada diventando sempre più
Ebrei.
Chi nel mondo occidentale possiede denaro può tutto come un
Dio, diventa Dio (o meglio, può tutto tranne sfidare le leggi della natura e
della fisica come la gravità e il tempo e di tutto ciò che non è numericamente quantificabile), chi non lo possiede può solo
aspettare di morire rincorrendo disperatamente questo onnipotente totem.
Erich Fromm, nato con profonde radici Ebraiche e da una
stirpe di grandi sapienti Rabbini, abbandonò la religione a ventisei anni
perché aveva intuito il profondo contrasto tra i valori religiosi e lo stile di
vita degli adepti. Milioni e milioni di persone che si professano credenti ma
non hanno una vita religiosa, anzi, conducono un’esistenza in completa antitesi
con ciò che la religiosità rappresenta. Vivono quindi uno schizofrenico
dualismo tra reale e irreale, anche all’interno di quella che reputano la loro
stessa fede. Come una persona che indossa un vestito nero e ogni volta che la
incontrate vi racconta quanto sia bello il suo vestito bianco.
Gli Ebrei sono esclusivisti, non accettano inviti e
partecipazioni al loro gruppo.
Questa caratteristica, a numero chiuso, gli ha sempre
differenziati dagli altri.
Il razzismo nasce anche come conseguenza passiva di una
divisione.
Immaginate tre bambini che stanno giocando a pallone quando
all’improvviso uno dei tre se ne esce con una frase del tipo “io sono l’eletto
da Dio”, cosa penseranno gli altri bambini ? chi avrà iniziato la
discriminazione ? il bambino che si è autoproclamato l’eletto o gli altri due
che di risposta, esclusi dall’amore Divino, se ne avranno a male e vorranno a
loro volta un Dio tutto per loro ?
Ritornando all’emancipazione Ebraica e al Dio denaro, il
commercio ha fatto tesoro di questo particolare dettaglio associando il
concetto di esclusività a privilegi che portano un doppio piacere, sia positivo
che negativo. Il godimento derivante dallo sfruttamento dei privilegi
(positivo) e dal fatto che a molti altri non siano accessibili (negativo).
I contrasti religiosi sarebbero facilmente risolvibili se tutte
le istituzioni si ponessero con distacco al di sopra delle religioni,
considerandole per quello che sono, fasi dell’evoluzione.
Come scriveva Marx nel suo “Sulla questione Ebraica” del
1844
“...Come si risolve un contrasto? Rendendolo impossibile.
Come rendere impossibile un contrasto religioso? Eliminando la religione.
Quando ebreo e cristiano riconosceranno che le reciproche religioni non sono
altro che differenti stadi di sviluppo dello spirito umano, non sono altro che
differenti pelli di serpente deposte dalla storia, e che l'uomo è il serpente
che di esse si era rivestito, allora non si troveranno più in un rapporto
religioso, ma ormai
soltanto in un rapporto critico, scientifico, umano. La
scienza sarà allora la loro unità. Ma i contrasti nella scienza si risolvono
mediante la scienza stessa…”
Ma l’emancipazione dalle religioni non è un passaggio
semplice, da un lato abbiamo alcuni miliardi di occidentali che vivono una
doppia identità, aderenti ad una religione conducono vite non religiose, ma
anzi, esistono solo in funzione subordinata ad un oggetto pagano inventato
dall’uomo per poter fare ogni cosa ed ergersi a Dio esso stesso. Dall’altro
abbiamo un miliardo di religiosi che vogliono imporre la conduzione di una
reale vita all’insegna della religiosità e non del paganesimo.
Chi è più folle ?, Secondo i primi i pazzi sono i secondi
perché non hanno capito che una vita spesa nella religiosità è una vita
anti-economica e quindi contrastante in relazione al loro vero Dio.
Viceversa per gli altri i primi, perché non capiscono come
sia possibile definirsi religiosi e poi vivere in maniera diametralmente
opposta a quanto si professa.
Dobbiamo avere più paura del neonato Stato Islamico che non
ha nemmeno un’aviazione o dei media occidentali che tutti giorni amplificano la
loro propaganda ?
Secondo Bauer l’uomo deve scarificare il “privilegio della
fede” per ottenere i diritti umani universali. La guerra al terrore e la
pressione mediatica alla quale siamo sottoposti minano il più alto concetto
della società civile, quello della sicurezza. La sicurezza intesa come protezione
dell’egoismo, dei diritti e della proprietà di ogni individuo. Non la sicurezza
religiosa.
Solo garantendo la sicurezza e l’uguaglianza l’uomo può
sperare di raggiungere quella che Hegel definiva società civile “Lo Stato del
Bisogno e dell’Intelletto”.
Personalmente ritengo pericolosi entrambi.