Come è possibile che l’uomo, così creativo e intelligente, sia stato capace di andare sulla luna, scomporre l’atomo, comprendere la relatività della linea spazio-tempo ma non riesce a modificare le disparità dell'attuale modello economico ?
Il denaro si crea e si muove attraverso uno schema
piramidale molto semplice. Si cerca spesso di renderlo complicatissimo di modo
che la maggioranza delle persone ne stia alla larga ma il fondamento teorico è
così semplice da poter risultare chiaro anche ad un bambino.
Pensate ad una piramide. Il denaro viene creato, dal nulla,
al vertice di questa piramide dalla quale inizia poi a discendere fino alla
base. Le aziende vicine al vertice sono quelle che ricevono più soldi e poi
giù, fino ad arrivare in fondo, sempre meno (potremmo fare entrare nel contesto anche la velocità di discesa e la svalutazione conseguente, ma teniamola semplice).
Ecco qui, non è poi così complicato no ?
Ora, questo sistema crea tutta la disuguaglianza che esiste
in un piramide nella quale un vertice possiede tanto quanto il lato
intero opposto.
E’ possibile che l’uomo non sia in grado di pensare ad un
modello che generi meno disuguaglianza di quello vigente ?
Incredibile a dirsi sembrerebbe proprio di si, sembrerebbe
che nessun pensatore possa essere in grado di cambiare le cose o di farsi
accettare diversamente.
Nel corso della storia economica ci sono stati alcuni esempi
che hanno spinto per un maggiore socialismo (socialismo come maggiore intesa
mutuale tra i membri del mercato). Tommaso d’Aquino teorizzò per primo il “giusto
prezzo” ovvero quel prezzo che permettesse al produttore di guadagnare e al
compratore di acquistare a buon prezzo di mercato, ma che impedisse ad entrambi
di aumentare la quota di profitto in maniera eccessiva, di cedere all’avidità. D’aquino pensava ad
un’economia che potesse creare quelle che vengono definite win-win situation.
Anche Pareto quando teorizzò che la condizione economica ottimale si aveva
se nessuna persona poteva migliorare il proprio status senza peggiorare
quello di un altro individuo si ispirò all’esempio di D’Aquino.
Evidentemente
oggi le cose non stanno proprio così.
Il Mercantilismo, ovvero l’accumulo di
denaro per accumulo di potere come unico fine, è all’ennesima potenza e
l’antica locuzione medievale Mors tua Vita Mea il nostro mantra quotidiano. Al
punto che anche gli insegnamenti di Locke in relazione al ruolo dei governi
riguardo alla tutela della proprietà e tassazione progressiva sono stati messi
in solaio. I governi stessi operano secondo il principio enunciato prima e,
dopo aver ottenuto mandati attraverso mendaci campagne, accumulano ricchezza e
prosperità per loro stessi nel totale disinteresse verso il compito per il
quale sarebbero stati eletti. Buchanan, con il suo lavoro sulla Public Choice
Theory, ha sviluppato concetti in maniera molto interessante per spiegarci come
l’interesse personale dei politici, unito alle forze non economiche, influenzino
le politiche di un governo a sfavore degli elettori privati creando
i presupposti per quello che oggi è uno scontro che va oltre le tensioni tra le
istituzioni e l’innovazione di Bagehot. L’innovazione è e sarà sempre più
veloce delle istituzioni ma le istituzioni sono pronte ad utilizzare la loro
forza coercitiva per accumulare ricchezza e mantenere lo status quo in quella
che è diventata una guerra vis a vis tra pubblico e privato.
Una delle più grandi rivoluzioni economico-sociali di sempre è stata
portata da Marx il quale ha almeno provato a pensare un mondo diverso rispetto all’accumulo come fine da raggiungere con qualsiasi
mezzo. Le teorie sociali di Marx erano molto incomplete e sono poi state male
interpretate e male utilizzate per avvallare quel disastro umano chiamato
Comunismo, in tutte le sue varianti.
Laddove le religioni sono state abolite per fare spazio ad una nuova, il Comunismo stesso.
Il mercantilismo è semplicemente stato spostato dal privato al pubblico. Non più i privati devono accumulare quanto più possono ma è lo Stato a farlo, garantendo un minimo di servizi per i cittadini che rinunciano così alla lotta per l’accrescimento della loro ricchezza.
Il mercantilismo è semplicemente stato spostato dal privato al pubblico. Non più i privati devono accumulare quanto più possono ma è lo Stato a farlo, garantendo un minimo di servizi per i cittadini che rinunciano così alla lotta per l’accrescimento della loro ricchezza.
Il sogno di “paradiso” in terra, con un Dio Stato che
provvede all’uguaglianza dei fedeli mentre gli uomini sono ancora in vita,
implementandola con la forza e la repressione, può essere assai poco
desiderabile. In ultima analisi il comunismo era sempre una Piramide osservata
da un punto di vista differente, il pubblico era il vertice e il “privato” il
lato opposto. Una Piramide rovesciata.
Molto meglio allora, si fa per dire, il Mercantilismo
Keynesiano e il condizionamento dei comportamenti dei partecipanti attraverso
una gratificazione delle azioni ritenute corrette mediante il Marketing.
E oggi ?
Oggi siamo tornati alla stessa disparità presente nel mondo nel 1914.
Thomas Piketty, un economista Francese oggi molto in voga, è famoso non perché ha richiamato l’attenzione sulla disuguaglianza e ha proposto una tassa globale sulla ricchezza che possa riequilibrare le differenze. E’ famoso perché le sue teorie, per essere implementate, presuppongono un’economia globale già perfettamente integrata. Siamo quindi sempre al solito schema di Adam Smith, globalizzare e liberalizzare come strada maestra. Abbiamo però visto che globalizzare seguendo il modello a piramide serve solo ad arricchire in maniera esponenziale il vertice e aumentare la dimensione del lato rappresentato dai poveri.
Oggi siamo tornati alla stessa disparità presente nel mondo nel 1914.
Thomas Piketty, un economista Francese oggi molto in voga, è famoso non perché ha richiamato l’attenzione sulla disuguaglianza e ha proposto una tassa globale sulla ricchezza che possa riequilibrare le differenze. E’ famoso perché le sue teorie, per essere implementate, presuppongono un’economia globale già perfettamente integrata. Siamo quindi sempre al solito schema di Adam Smith, globalizzare e liberalizzare come strada maestra. Abbiamo però visto che globalizzare seguendo il modello a piramide serve solo ad arricchire in maniera esponenziale il vertice e aumentare la dimensione del lato rappresentato dai poveri.
Galbraith (padre) aveva ragione quando diceva che questo
capitalismo avrebbe portato a pochissime persone il controllo di tutti i
numeri.
E allora perché non sembra possibile modificare questo
modello ?
Forse perchè le poche persone che già controllano tutti i numeri
non rendono nemmeno possibile proporre delle alternative ? Forse verrebbero
immediatamente stroncate o messe in silenzio ?
L’uomo, così intelligente e pieno d’immaginazione non è
veramente in grado di pensare una forma geometrica diversa dal triangolo per
organizzare il flusso del denaro e lo sviluppo economico ?
L'incapacità al cambiamento è l'ennesima prova dell'errore che stiamo commettendo.
Solo una cosa sfugge al totale controllo del vertice piramidale del denaro e quella cosa è la tecnica e l'innovazione tecnologica decentralizzata.
Solo una cosa sfugge al totale controllo del vertice piramidale del denaro e quella cosa è la tecnica e l'innovazione tecnologica decentralizzata.