Muri
anti-migranti: brevi riflessioni sparse
Non è più smartphone ma wall, valla, muro, i termini più diffusi sul web negli ultimi 24
mesi ???!!! In Europa e in molte altre parti del mondo sta emergendo un
fenomeno davvero triste e preoccupante: la diffusione della costruzione di
muraglie, sbarramenti di filo spinato con telecamere e torri di guardia, fossati
di stampo medievale, a danno dei migranti. Il Vallo dell’Impero romano, che
definiva il famoso limes imperiale, è
divenuto il nuovo paradigma, il Wall simboleggia
la totale assenza di politiche adeguate per affrontare un fenomeno che è sempre
esistito nella Storia: la migrazione delle genti per motivi politici, sociali,
religiosi, economici.
La Storia, questa Maestra di Vita, ci ha insegnato che le
fortificazioni militari, come per esempio la famosa e costosissima Linea
Maginot, non hanno tenuto alla prova dei fatti bellici, e quindi queste barriere
anti-migranti non possono essere la soluzione a queste enormi sfide che
richiedono ben altro tipo di impegno e sforzo collettivo.
Corre il pensiero indietro…al 1989 quando fu la famigerata ‘cortina di
ferro’ a venir travolta per prima grazie proprio agli ungheresi (!) con il
famoso pic-nic tenutosi, il 19 agosto 1989, al confine tra Austria e Ungheria vicino Sopron,
in Ungheria, allorquando per tre ore la cortina venne aperta e da qui presero
il avvio agli eventi che condussero al crollo della cortina stessa e successivamente
del Muro di Berlino.
Lo studioso Ennio Di Nolfo, nel suo libro Il Disordine Internazionale afferma che:” […] Ancora oggi l’Europa,
per capacità di produrre innovazione e cultura rimane il motore della crescita
della civiltà umana.” È bene che le leadership europee ce lo dimostrino quanto
prima con i fatti concreti.
di Marco Leofrigio leggi anche: Qatar, Messico, i gruppi civili contro le gang