Dalla prima elegia di Tibullo vi propongo questo magnifico passo:
"...Ora, ora è il tempo
di darci senza pensieri all'amore,
finché non è vergogna infrangere le porte
e dolce è intrecciare litigi.
In questo campo io sono condottiero e soldato valente;
voi, trombe e vessilli, sparite, via:
a chi ama l'avventura procurate ferite
e con queste la ricchezza.
Io, spensierato,
col mio raccolto nel granaio,
riderò dei ricchi, riderò della fame..."