Oggi è l'anniversario del rapimento di Aldo Moro avvenuto trentotto anni fa.
La figura istituzionale occidentale più alta in grado ad essere caduta vittima di estremismi ideologici.
La storia politica Italiana, dalla fine delle seconda Guerra, viene spesso dipinta come una misterioriosa, inscrutabile entità, fitta di luoghi a anfratti dove nessuna luce può arrivare.
In realtà è molto semplice.
La storia d'Italia dal '43 ad oggi è la storia di un burattino, un burattino che vuole prendere vita ma si ritrova sempre a mentire, a mentire a se stesso in primis fingendo di non riconoscere la sua natura.
Credo che Collodi, quando scrisse Pinocchio nel 1883, non avrebbe mai immaginato di poter essere così profetico sul futuro ruolo Italico nel mondo.
Aldo Moro venne rapito perchè aveva aperto, dopo la caduta della legislatura del '76, ad una coalizione Dc-Pci al governo, in un momento in cui ai comunisti Italiani (secondo partito comunista più grande al mondo dopo quello Sovietico) non sarebbe mai stato permesso governare.
In Latino America, con l'operazione Condor, sono nate dittature e si è fatta mattanza di migliaia di giovani simpatizzanti sinistra per arginare il pericolo comunista.
In Italia, molto più intelligentemente, si è pensato di lasciare morire una delle "teste" di quel possibile serpente che avrebbe legittimato la sinistra al governo.
Moro è stato rapito dall'estrema sinistra, che considerava la coalizione con la DC un tradimento, ed è stato lasciato morire dalla destra, dalla DC e dal Vaticano come monito ed esempio per chiunque pensasse ad un possibile ruolo esecutivo del PCI.
La recente storia politica Italiana è quindi quella di un Burattino nelle mani degli interessi geopolitici Statunitensi.
Dal '43 al '45 l'imperativo è stato sconfiggere il Nazismo, dal '45 al '91 impedire ad ogni costo il Comunismo al potere (con ogni costo intendo la legittimazione della Mafia, altre organizzazioni criminali e di strutture parastatali ombra come la P2 da parte di Washington), dal '91 ad oggi la completa liquefazione di ogni sovranità nazionale all'interno di una Unione Europea suggiogata anch'essa alla volontà corporativa-globalizzante, tecnologico-finanziaria Statunitense.
Tutto qui.
Non è poi così complicato.
A casa nostra noi abbiamo comandato, dalla nascita della Repubblica, solo nel ventennio Fascista.
Un'altra interessante occasione l'abbiamo avuta durante le elezioni del 2012 con il Movimento 5Stelle che, erroneamente sottovalutato, riuscì a diventare il primo partito Italiano ma, essendo anti-establishment e non pronto a coalizzarsi, non fu abbastanza per poter dare un colpo di vita al pezzo di legno.
Dopo quelle elezioni il pericolo è stato percepito e la minaccia disinnescata in breve tempo.
Nel panorama attuale, chiunque pensi e dica di poter offrire in Italia una politica che metta gli interessi nazionali al primo posto è un illuso, un demagogo o semplicemente un bugiardo.
Un Pinocchio.
La figura istituzionale occidentale più alta in grado ad essere caduta vittima di estremismi ideologici.
La storia politica Italiana, dalla fine delle seconda Guerra, viene spesso dipinta come una misterioriosa, inscrutabile entità, fitta di luoghi a anfratti dove nessuna luce può arrivare.
In realtà è molto semplice.
La storia d'Italia dal '43 ad oggi è la storia di un burattino, un burattino che vuole prendere vita ma si ritrova sempre a mentire, a mentire a se stesso in primis fingendo di non riconoscere la sua natura.
Credo che Collodi, quando scrisse Pinocchio nel 1883, non avrebbe mai immaginato di poter essere così profetico sul futuro ruolo Italico nel mondo.
Aldo Moro venne rapito perchè aveva aperto, dopo la caduta della legislatura del '76, ad una coalizione Dc-Pci al governo, in un momento in cui ai comunisti Italiani (secondo partito comunista più grande al mondo dopo quello Sovietico) non sarebbe mai stato permesso governare.
In Latino America, con l'operazione Condor, sono nate dittature e si è fatta mattanza di migliaia di giovani simpatizzanti sinistra per arginare il pericolo comunista.
In Italia, molto più intelligentemente, si è pensato di lasciare morire una delle "teste" di quel possibile serpente che avrebbe legittimato la sinistra al governo.
Moro è stato rapito dall'estrema sinistra, che considerava la coalizione con la DC un tradimento, ed è stato lasciato morire dalla destra, dalla DC e dal Vaticano come monito ed esempio per chiunque pensasse ad un possibile ruolo esecutivo del PCI.
La recente storia politica Italiana è quindi quella di un Burattino nelle mani degli interessi geopolitici Statunitensi.
Dal '43 al '45 l'imperativo è stato sconfiggere il Nazismo, dal '45 al '91 impedire ad ogni costo il Comunismo al potere (con ogni costo intendo la legittimazione della Mafia, altre organizzazioni criminali e di strutture parastatali ombra come la P2 da parte di Washington), dal '91 ad oggi la completa liquefazione di ogni sovranità nazionale all'interno di una Unione Europea suggiogata anch'essa alla volontà corporativa-globalizzante, tecnologico-finanziaria Statunitense.
Tutto qui.
Non è poi così complicato.
A casa nostra noi abbiamo comandato, dalla nascita della Repubblica, solo nel ventennio Fascista.
Un'altra interessante occasione l'abbiamo avuta durante le elezioni del 2012 con il Movimento 5Stelle che, erroneamente sottovalutato, riuscì a diventare il primo partito Italiano ma, essendo anti-establishment e non pronto a coalizzarsi, non fu abbastanza per poter dare un colpo di vita al pezzo di legno.
Dopo quelle elezioni il pericolo è stato percepito e la minaccia disinnescata in breve tempo.
Nel panorama attuale, chiunque pensi e dica di poter offrire in Italia una politica che metta gli interessi nazionali al primo posto è un illuso, un demagogo o semplicemente un bugiardo.
Un Pinocchio.