Ci ha lasciato ieri lo scrittore Cileno Luis Sepulveda.
Personaggio controverso, come tutti i grandi del resto, non era un pacifista e il suo orientamento politico, a tratti quasi estremista, ha creato non poche antipatie.
La solidarietà e la fratellanza sono da sempre state le sue bandiere.
Quelle che in Europa, dove lui è morto, scarseggiano.
Oggi in un mondo tanto a debito da rischiare il collasso con un mese di fermo, nemmeno fosse un castello di carta, sembra tutto possa venire a mancare.
Tutto meno, ironicamente, i tanto agognati soldi.
Quelli ormai è chiaro, si creano e inventano con un click sui computer delle banche centrali trasformandoli in debito per le generazioni future e voti per le generazioni presenti.
Il problema non sarà la creazione del denaro.
Il problema sarà la sua distribuzione, un problema che riguarda anche la solidarietà e fratellanza.
Argomenti di cui Sepulveda è stato un maestro.