Sporchiamo il foglio
Una nuova globalizzazione è alle porte
Vostra maestà è circondata da traditori, non abbiamo le
riserve che le hanno detto
Sonata per pianoforte di Scriabin in Fa minore, opera 20
Leggera e piacevole come una folata di vento in estate
Lei ti ha richiamato ?
Mai
O meglio, mi ha sorpreso
Ti ha cercato ?
Mai
Vorresti che le cose fossero diverse da quel che sono
ma la condanna alla incomprensione degli altri
e di te stesso
è inevitabile
Solo le sovrastrutture sembrano accomunarci
legarci
poi ci dividono ad una profondità tale
Nemmeno la nostra immaginazione riesce ad arrivare
Lei mi disse:
cosa fai, non vedi quanto mi manchi ?
la verità del momento si tace
Esiste
L'attimo dopo è cambiata
Saltella e librati
Poi vola
sommergi il silenzio
affoga i pensieri
schiacciali
colpiscili
spremili fino a vederne il succo
la linfa
bevila
Amara
Vera
Forme d’intrattenimento ci riportano alla ricerca di una
comunicazione che possa appagare la nostra vanità
Soddisfare il desiderio.
Il sole, l’estate, la campagna, la natura, il mare, il tuo profumo, la tua pelle,
La mia immaginazione
Hai scattato alcune immagini all'amore
l’hai incontrato, l’hai fotografato,
sfuggente, veloce come un lampo.
Potente ed indifeso.
La storia e i piccoli contributi infinitesimi
Operazioni d'Integrazione
Perché scappano tutti ?
Se l’unico momento veramente vissuto è il presente
Perché tutti
scappano ?
L’escapologia è la nostra vera religione
La religione di chi non ha risposte ma solo domande
I sonetti lussuriosi e i dubbi amorosi dell’Aretino, quei
fagotti e quei corni.
Albio Tibullo e la sua elegia erotica.
Storie di amori, tradimenti, fughe, sogni.
Lascia aperta quella porta, la porta della tua mente,
lasciami entrare nei tuoi desideri, senza farli morire.
Ma lei non fece così
non lo disse mai
d’altra parte ogni
donna è un desiderio nascosto.
Scoprirlo può essere fatale, alle volte
salvifico.
Eppure qualcuno ha amato
Prima che gli uomini dessero un nome ai colori.
Una nuova globalizzazione è alle porte
Sonata per pianoforte di Scriabin in Fa minore, opera 20
Leggera e piacevole come una folata di vento in estate
Mai
O meglio, mi ha sorpreso
Ti ha cercato ?
Mai
Vorresti che le cose fossero diverse da quel che sono
ma la condanna alla incomprensione degli altri
e di te stesso
è inevitabile
Solo le sovrastrutture sembrano accomunarci
legarci
poi ci dividono ad una profondità tale
Nemmeno la nostra immaginazione riesce ad arrivare
cosa fai, non vedi quanto mi manchi ?
la verità del momento si tace
Esiste
L'attimo dopo è cambiata
Poi vola
sommergi il silenzio
affoga i pensieri
schiacciali
colpiscili
spremili fino a vederne il succo
la linfa
bevila
Amara
Vera
Il sole, l’estate, la campagna, la natura, il mare, il tuo profumo, la tua pelle,
l’hai incontrato, l’hai fotografato,
sfuggente, veloce come un lampo.
Potente ed indifeso.