martedì 27 luglio 2021

La sfiducia nelle istituzioni



La campagna vaccinale sta mostrando un'aperta avversione e riluttanza da parte dei cittadini a "fidarsi" delle istituzioni.

In fondo sappiamo che ci stanno mentendo, ci mentono quando dicono che è giusto pagare oltre il 50% di tasse, ci mentono quando dicono "Ce lo chiede l'Europa", quando consigliano di investire in Bot e CCT, quando riempiono le campagne elettorali di promesse non mantenute e ci stanno in parte mentendo anche ora. 

Il vaccino evita le terapie intensive ed è fondamentale per poter convivere con questa pandemia destinata a diventare endemia. 

Non ci dicono però che siamo anche cavie di un esperimento di massa, potranno esserci effetti collaterali che ancora non si conoscono ed esiste, anche se minimo, un rischio derivato dalla vaccinazione. 

Come rispondono le istituzioni a questo rischio ? 

Lavandosene le mani. La vaccinazione viene imposta prima indirettamente attraverso le limitazioni e in un secondo step, se necessario, verrà resa obbligatoria (sarà l'ennesimo errore di comunicazione) ma la responsabilità viene lasciata sulle spalle del cittadino. Al centro vaccinale ognuno di noi deve firmare una bella liberatoria che solleva tutto e tutti (cavia esclusa) da eventuali effetti collaterali.

Queste imposizioni sia la discriminazione per chi non si vaccina sia il green pass e la sua tracciabilità, mettono a serio rischio la democrazia. 

Dal 2001 in avanti, dal patriot act, da quando le società internet hanno iniziato a poter vendere i click degli utenti a terzi, la sorveglianza e il controllo non è che aumentato. La risposta alla pandemia spinge la barra ancora più in alto.

Viene sempre tutto fatto per il nostro bene certo, però la nostra libertà si riduce sempre di più. 

Ne sentiamo gli effetti ? 

No, per lo più non ce ne accorgiamo e come la rana che bolle a fuoco lento, non prendiamo provvedimenti. Ma questo sta accadendo sotto i nostri occhi e non serve scomodare i regimi totalitari del passato o quelli autoritari del presente per rendersene conto. La Cina ha già annunciato che il loro green pass non verrà tolto a pandemia risolta.  

La questione non è solo sanitaria ma anche giuridica (se le autorità impongono una vaccinazione la responsabilità deve ricadere sul cittadino ?) e democratica (è lecito parlare di democrazia quando le istituzioni e lo stato hanno questo potere di controllo nei confronti dei cittadini ?)

Qui sotto alcune riflessioni:

Il coronavirus sta accelerando la globalizzazione. Non fermandola.

Il Covid è un fenomeno globalizzante.

Il passaggio da pandemia ad endemia lo vedrà circolare regolarmente tra gli esseri umani.

Impareremo a conviverci riducendone l'impatto con i vaccini e gli anticorpi di chi è guarito.

In seguito a questa necessità si elaborerà un nuovo tipo di umano, conforme al nuovo tipo di lavoro. Il suo livello di globalizzazione ed interconnessione aumenterà ancora.

Le continue crisi economiche sono dettate dal tentativo da parte della politica di governare in forma nazionalistica e/o comunitaria una potenza di per sé globale e deterritorializzata come l'economia/finanza.

La politica ora cerca di governare in forma nazionalistica e comunitaria una potenza globale e deterritorializzata come il virus Covid19 per gli impedimenti che esso causa all'economia/finanza.

I movimenti totalitari della storia sono stati tentativi di arginare e confinare questa potenza globale. Essi sono stati una ricerca di rivincita della politica. Questi rigurgiti revanscisti hanno causato prima le guerre poi regimi.

La Cina sta ancora cercando di imbrigliare l'economia/finanza in termini nazionalistici. I successi economici hanno come fine l'egemonia politica di partito.

Il modello Americano non tenta, come fino a poco tempo fa provava la timida Europa, di ripoliticizzare l'economia ma fa della politica il canale di dispiegamento universale dell'economia. 

La connessione diretta tra la sfera della politica e quella della vita (biopolitica) è a servizio dell'economia.

La discriminazione sociale creata dalla biopolitica è il fallimento umano della politica al servizio dell'economia.

La politica assume sempre più i toni ed il ruolo della teologia, da immanente a trascendente.

Le grandi masse si controllano attraverso il biopotere, il loro Bios, salute, igiene, mortalità, fertilità. Proteggere una popolazione può richiedere in alcuni casi eliminare un pericolo o una minaccia rappresentati in parte nella popolazione stessa o in un'altra, in questo caso il biopotere si rovescia nel suo contrario e diventa un tanatopotere, potere che in nome della vita è costretto a discriminare e dare la morte.