lunedì 2 agosto 2021

La ferita mentale dell'occidente post 11 Settembre e vent'anni di crisi continue (2001-2021 - Parte 1))







Quali sono stati i danni mentali subiti dagli Stati Uniti e riflessi su tutto l'occidente dell'11 Settembre ?

La portata di quello che ha vissuto il mondo post 9/11 è veramente apocalittica. 

Con il riferimento a danni mentali subiti da una nazione rimando ad Erich Fromm e alla sua analisi "Può una società essere malata" la cui risposta è certamente si.

L' 11 Settembre per le società occidentali, specchio ed estensione degli Usa, è stata la più grande catastrofe di questo giovane millennio. Il danno fisico e materiale ha avuto una rilevanza quasi irrisoria rispetto a quello psicologico che possiamo definire a posteriori devastante.

Una terra vergine, mai ferita e toccata prima è stata colpita in pieno volto. Il terrore d'improvviso ha fatto tremare il giovane gigante con i piedi di argilla. La paranoia di una società drogata, che vive nel sogno Americano l'illusione continua di una realtà al di fuori del reale, ha suscitato come risposta il patriot act o Usa Patriot acronimo per "Uniting and Strenghtening America by Providing Approriate Tools Required to Intercept and Obstruct Terrorism".

Tradotto, la fine di ogni libertà in nome del controllo preventivo. 

Un esempio lampante di questo fatto viene dalle produzioni cinematografiche.

Hollywood ha iniziato ad investire massicciamente in catastrofi e super eroi sempre più lontani dalla realtà, il numero di produzioni di film apocalittici è aumentato a dismisura. 

Prima del 1950 si contano solo quattro titoli con scenari catastrofici da fine del mondo, undici titoli dal '50 al '59, venticinque titoli in piena guerra fredda tra il '60 ed il '69, trentanove negli anni '70, quarantasette negli anni '80. Dopo la caduta del muro, negli anni '90, i titoli sono scesi a trentasette per arrivare a sessantotto dal 2000 al 2009 e sfondare quota cento (centosei) dal 2010 al 2020 (source wikipedia). Se è lecito contare un aumento fisiologico dovuto all'incremento generale delle produzioni per i decenni passati il salto dagli anni '90 ai 2000 non trova altra giustificazione se non quella di alimentare un terrore ed una ferita aperta nel pubblico.

Le Dot Com come Google nel 2001 si avviavano lentamente verso la bancarotta, belle invenzioni ma non generavano entrate. Poi d'improvviso con il Patriot Act è stato possibile vendere i dati di navigazioni degli utenti non più tutelati e bang... La società Orwelliana di sorveglianza non era più solo una finzione distopica. L'archivio di Edgar J Hoover o quelli della Stasi sono diventati al confronto biblioteche per bambini.

Cosa hanno prodotto vent'anni di paranoia occidentale ?

Crisi continue, economiche, finanziari, sociali, di genere, sessuali, razziali, biologiche, ecologiche. Praticamente una o più all'anno. La crisi atomica che ha tenuto banco dal 1947 al 1989 ha lasciato il posto ad una frammentazioni di micro crisi che impegnano giornalmente le nostre società. 

Crisi reali, e crisi inesistenti, create e amplificate come accade agli schizofrenici. Una delle più importanti conseguenze di questa nevrosi, della società Usa ma estesa a quelle satellite, è la proliferazione di fake news, complotti vari ed eventuali.

Un grosso numero di persone crede sempre meno ai media e alle istituzioni, sentono che non può essere vero tutto il terrore giornalmente indotto dai mezzi di comunicazione tradizionali. Si accorgono, pur magari non conoscendone il funzionamento, che gli algoritmi dei social tendono a premiare non la qualità dei contenuti ma la quantità d'interazioni e quindi l'odio e la paura sopra ogni altra emozione. 

Tuttavia in qualcosa, per molti, è necessario credere e finiscono così col cadere vittime di fake news, balordi, mental coach, venditori di aria fritta ecc ecc. Tutte categorie che hanno e stanno prosperando negli ultimi vent'anni. 

Se rileggiamo bene l'acronimo del Patriot Act, Unire e rafforzare l'America provvedendo i mezzi appropriati per intercettare e ostruire il terrorismo, risulta chiaro come al suo interno sia compreso qualsiasi strumento di controllo e quindi potere. 

Quanta strada abbiamo fatto in questi vent'anni ?

Dalla vendita dei nostri click a società terze siamo arrivati alla vaccinazione e green pass presto obbligatorio. Se rivivessimo questi vent'anni in un film di due ore nessuno accetterebbe una situazione del genere, ma diluiti, il brodo si allunga e il fuoco lento sembra fare meno male. 

Per la paranoia occidentale post 9/11 esiste un'incongruenza percepita e vissuta tra quello che si vorrebbe fosse la realtà e ciò che è.

E non è forse questo il dilemma che attanaglia la società Americana, e il suo codazzo di satelliti occidentali?

Anche in Italia le ingerenze paranoiche del potere Usa hanno allungato le mani recentemente utilizzando quei fantocci di Renzi, Verdini e servizi segreti per fare fuori un governo Conte reo di aver strizzato l'occhiolino alla Cina. Al suo posto hanno messo forse il più potente presidente del consiglio che l'Italia abbia mai avuto. Giusto per assicurarsi che non corressimo pericoli di sbagliare strada. 

Fukuyama dopo il crollo del muro di Berlino e fine del comunismo parlò di fine della storia e definitivo trionfo del progressismo liberale, in verita' non era che l'inizio di un mondo reale in mano ad una terrificante comunicazione mediatica e quello di un mondo digitale parallelo, all'interno del quale le nuove generazioni si proteggono. 

Oggi piu' che mai quell'egemonia liberale utilizzato come mantra della politica estera Usa, l'esportazione della democrazia e dei diritti individuali per plasmare le altre nazioni ad immagine e somiglianza Usa è finito. L'Afghanistan e il medio oriente sono l'esempio piu' duro. 

Il titolo del bel libro di realpolitik di Carr "The Twenty Years crisis 1919-1939" sembra oggi più attuale che mai.

To be continued...