Negli anni passati ho scritto sulla questione Ucraina, l'espansione della Nato e l'ennesimo errore degli Usa / Ue in politica estera.
Da decenni gli Americani, detta brutalmente, non ne azzeccano una. La lista potrebbe iniziare dalla Somalia fino all'Afghanistan passando per la Siria, Libia, Iraq e adesso anche l'Ucraina.
Dove inizia la crisi tra Russia e Occidente sull'Ucraina ?
Qui, il 3 Aprile 2008 con questa ridicola dichiarazione della Nato:
E' bene mettere in chiaro questo punto perché la narrativa occidentale ora cerca di dipingere il tiranno Putin come un Hitler 2.0 che cerca di espandersi in direzione opposta (Ovest nel suo caso).
La realtà è il contrario, la Nato cerca di espandersi e circondare la Russia per portare le rivoluzioni democratiche colorate in tour a Mosca.
Nel caso di Kiev hanno però raggiungo una sottile linea rossa perché l'ex Unione Sovietica non indietreggerà di un centimetro sulla questione e non permetterà mai all'Ucraina di diventare un membro della Nato. Così come quando ha visto minacciata la base navale di Sebastopoli e lo sbocco sul mar nero non ha esitato a "occupare" la Crimea.
La soluzione migliore per la sicurezza Europea e globale sarebbe quella di mantenere l'Ucraina come stato neutrale, un buffer tra l'occidente e l'oriente
Invece i genialoidi a Washington cosa pensano di fare ?
Eccoli, un bel confronto diretto tra Occidente e una Russia schiacciata, messa al muro con pur sempre a disposizione un arsenale da migliaia di testate nucleari. Ottima idea.
Senza tralasciare il fatto che schiacciando la Russia la stiamo mandando dritta dritta tra le braccia della Cina.
Cosa andrebbe fatto invece per risolvere la questione ?
- Abbandonare i sogni di espansione della Nato in Ucraina
- Organizzare un piano di aiuti economici per l'Ucraina insieme alla Russia e all'FMI
- Garantire i diritti delle minoranza linguistiche all'interno del paese.
Speriamo nel buon senso della diplomazia ma avendo già da anni visto all'opera le sopraffini menti americane (hollywoodiane) meglio prepararsi al peggio e sperare che il conflitto non scali e si estenda.
e :
La ferita mentale dell'occidente (parte 3), (parte 2), (parte 1)