giovedì 26 settembre 2024

Estratto da "La Rabbia" 1963

"...In cassette di legno da pochi denari,

su camion dell’esercito regio,
che, ragazzi senza pregio, imbracati come manovali,
li portarono a morire, magari cantando canzonette,
tornano gli ultimi concittadini.

Senza pregio in vita
e senza pregio in morte.
Una benedizione per l’andata
e una benedizione per il ritorno.

Dentro quelle cassette
il ragazzo che torna non sa
di essere un martire ormai inutile
e che falsa è la pietà.

Ah, voce senza affetto, voce senza pietà, voce della
stessa patria di allora, voce della cattiva coscienza,
voce che li ha mandati a morire!

Senza pregio da vivi
e senza pregio da morti.
Una tradotta per l’andata
un funerale di terza classe per il ritorno.

E scienziati senza luce
generali senza anima 
quei fratelli minori dei morti che li servono
si esercitano di nuovo ad uccidere, in qualche bosco ceduo di Europa, nel grigiore innocente dei tiepidi inverni.

Eternità dell'Europa non ti conosce chi ti possiede
ma chi ti possiederà...

Se ricomincia la guerra di chi è la colpa
dei peccati della povera gente naturalmente
Dio punisce le sodome di stracci, le gomorre della miseria, 
le corse dell'amore pezzente

Muoiono anche i ricchi naturalmente
ma per qualcosa
E questo qualcosa è la furia che fa del mondo il contrario di se
una rovente rovina, una oscurità senza fondo

Ah voce senza alcuna speranza, voce del mondo potente, voce della ipocrisia che non ha nemmeno il pudore di nascondere la propria spietata indifferenza"

PPP